Decreto "salva Campione", in arrivo 7 milioni di euro

Per contrastare gli effetti sfavorevoli del cambio

Maria Rita Piccaluga

Maria Rita Piccaluga

Campione d'Italia, 26 febbraio 2017 - L’hanno già ribattezzato decreto «salva Campione», di sicuro l’articolo inserito nella Legge di stabilità appositamente dedicato all’exclave italiana in terra elvetica è la miglior notizia arrivata in paese da un sacco di tempo a questa parte. Al Comune sono stati infatti destinati 7 milioni e 100mila euro che verranno utilizzati per contrastare gli effetti sfavorevoli del cambio tra franco svizzero ed euro. Un risultato che non è piovuto dal cielo, dietro c’è anzitutto il lavoro del sindaco Marita Mangili Piccaluga e di tutta la sua Giunta, tanti viaggi a Roma, pazienza e diplomazia per spiegare al Governo l’eccezionalità di Campione d’Italia, costretto a pagare conti e stipendi in franchi svizzeri e ridotto sul lastrico dagli effetti del cambio, quasi alla pari, tra le due divise.

«Finalmente a Roma hanno capito l’eccezionalità della situazione di Campione d’Italia e per la prima volta si è previsto di intervenire con un provvedimento strutturale – spiega il sindaco, Marita Mangili Piccaluga – Finché l’euro si cambiava a 1,30 siamo sempre riusciti a far quadrare i nostri conti e mandare anche a Roma somme ingenti attraverso le tasse pagate qui, ma ora che il cambio è a 1,06 siamo noi ad aver bisogno di aiuto». Impossibile chiedere al Comune di farsi carico anche delle fluttuazione tra le due divise, libera da quando il 16 gennaio del 2016 con una decisione a sorpresa la Banca Centrale Svizzera decise di abolire il tasso di cambio fisso tra franco ed euro, fissato a 1,20 scatenando gli appetiti degli investitori e inaugurando una lunga stagione di volatilità. A farne le spese tutti gli abitanti di Campione e in particolare le due più grandi aziende presenti in paese, il municipio e il casinò che negli ultimi anni sono diventati parenti ancor più stretti da quando il secondo è diventato socio unico del primo. Da qui la necessità di riequilibrare i conti di Campione, resi complicati dalla guerra tra euro e franco che si innescava in un momento di crisi generale del mercato del gioco. Già nel 2015 e poi nel 2016 da Roma erano arrivati contributi una tantum per 8 e 9 milioni di euro, ma adesso la Legge di stabilità ha finalmente stabilito una regola in quella che fino all’altro giorno era stata considerata alla stregua di un’anomalia. Ogni anno, e fino al 2046, Roma verserà a Campione un contributo medio di 10 milioni di euro.