Assunzioni a scuola. Nuove graduatorie e vecchi problemi

Le graduatorie rinnovate saranno un aiuto ma di certo non risolveranno il cronico deficit di insegnanti delle scuole in Lombardia

Milano, 12 giugno 2017 -

DOMANDA:

Caro direttore, da docente precaria non posso che essere soddisfatta del rinnovo delle graduatorie di II e III fascia per le scuole. La necessità di individuare insegnanti per supplenze o incarichi annuali su cattedre non è mai venuta meno, al contrario, dopo il piano di assunzioni della legge 107, è emerso l’affanno degli istituti scolastici a garantire la presenza “reale” in aula di docenti. Mi auguro che questo rinnovo consenta a noi precari di lavorare dall’inizio dell’anno scolastico e alle scuole di non dover andare alla disperata ricerca di insegnanti. Continuate a parlare di scula. Silvia, Milano

RISPOSTA:

L’attenzione su un aspetto così importante della vita di un Paese deve essere garantita. La scuola non è, infatti, un semplice settore fra tanti, è strutturale al contesto sociale in cui viviamo ed è opportuno informare con correttezza: alla notizia che fa scalpore, mezzo per cogliere l’attenzione del lettore, deve seguire l’approfondimento, l’analisi delle difficoltà e dei punti di forza del nostro sistema scolastico. Il rinnovo, quindi, delle graduatorie di istituto per incarichi e supplenze, non è certo notizia che desta l’attenzione dei più ma, in realtà, è rilevante. In effetti in questi due anni abbiamo assistito a tanti cambiamenti, dopo la 107. Alcuni hanno avviato il rinnovamento della scuola, altri, purtroppo, sono risultati inefficaci se non addirittura dannosi. È il caso del piano straordinario di assunzioni che, soprattutto in Lombardia, non ha garantito affatto stabilità, accentuando, per meccanismi di cui ho già parlato molto, un peggioramento nella continuità didattica. Le graduatorie rinnovate, perciò, saranno un aiuto ma di certo non risolveranno il cronico deficit di insegnanti delle scuole in Lombardia. sandro.neri@ilgiorno.net