Lotta alla burocrazia

Tutti i candidati alla guida della Regione Lombardia un impegno dovrebbero prenderlo fin da ora: mettere al primo posto la guerra alla burocrazia

Milano, 6 gennaio 2018 - Tutti i candidati alla guida della Regione Lombardia un impegno dovrebbero prenderlo fin da ora: mettere al primo posto la guerra alla burocrazia, che tarpa le ali allo sviluppo delle imprese e compromette la produttività e l’efficienza delle pubbliche amministrazioni. Il livello di investimenti stranieri in un Paese è inversamente proporzionale al peso delle pratiche burocratiche da espletare: meno lacci e lacciuoli, più entusiasmo nel destinare risorse finanziarie e umane a progetti imprenditoriali. Esistono studi che documentano e misurano i danni dell’elefantiasi burocratica per il mondo produttivo: non solo ostacoli snervanti, ma veri e propri costi economici e cospicue perdite di tempo. La Lombardia anche in questo ambito si è segnalata all’attenzione nazionale quale esempio virtuoso da seguire.

La giunta Maroni nel 2015 ha scelto di dichiarare guerra alla burocrazia sui singoli territori, con strategie mirate che tengono conto delle diversità ambientali, geografiche e sociali e dei differenti livelli di complessità degli adempimenti. Il braccio operativo di tale politica di contrasto alla burocrazia è rappresentato dagli “Angeli antiburocrazia”. Si tratta di un progetto innovativo, unico in Italia, che ha finora risposto, in tre anni, a 1.554 richieste di intervento da parte di imprese, aspiranti imprenditori, pubbliche amministrazioni, con un tasso di risoluzione del problema pari al 93 per cento. La rete degli Angeli antiburocrazia coinvolge 800 pubbliche amministrazioni e 200 referenti delle associazioni di categoria e degli ordini professionali. Al Pirellone si è già deciso di confermare per il 2018 questo servizio, ma l’auspicio è che esso diventi stabile nel tempo e con dotazioni permanenti in grado di assicurarne una tranquilla e regolare continuità.

Gli Angeli antiburocrazia, attraverso la mediazione di un gruppo di 30 giovani laureati distribuiti sul territorio (2 per ogni provincia lombarda, 1 a Sondrio e 9 a Milano), prestano assistenza diretta alle imprese e monitorano le esigenze di semplificazione amministrativa accompagnando le pubbliche amministrazioni nel migliorare i servizi. Essi affiancano gli Sportelli unici per le attività produttive e per l’edilizia, gli uffici tecnici e gli Sportelli impresa e delle Camere di commercio. Le attività vanno dal supporto all’informatizzazione delle procedure all’assistenza diretta per l’accesso ai finanziamenti pubblici, dalla compilazione delle pratiche alla progettazione di nuovi servizi digitali.