Tre volontari uccisi in Bosnia: "Paraga" è arrivato in Italia

E' considerato l'autore della strage di Gornij Vakuf del maggio 1993

Hanefija Prijic detto Paraga all'aeroporto di Linate a Milano (Fotolive)

Hanefija Prijic detto Paraga all'aeroporto di Linate a Milano (Fotolive)

Brescia, 19 febbraio 2016 - È arrivato in Italia, a bordo di un volo partito dalla Germania e atterrato a Linate, Hanefija Prijic, Il comandante bosniaco Paraga accusato di omicidio politico per aver ucciso il 29 maggio 1993 a Gornji Vakuf, in Bosnia, tre volontari bresciani: Fabio Moreni, Sergio Lana e Guido Puletti, morti sotto i colpi di mitragliatrice sparati dal comandante bosniaco.

Ad attendere Paraga c'era il dirigente della Digos di Brescia Giovanni De Stavola che gli ha notificato l'ordinanza della Procura di Brescia firmata dai pm Valeria Bolici e Silvia Bonardi. Agli agenti della Digos di Brescia, tramite un interprete, ha detto: "temo la giustizia italiana".

Già condannato in Bosnia, dove ha scontato 15 anni di carcere, era stato arrestato a Dortmund in Germania a fine ottobre. Ora il bosniaco è stato trasferito nel carcere milanese di San Vittore dove sarà sottoposto all'interrogatorio di garanzia prima del trasferimento nelle celle bresciane di Canton Mombello in attesa di un nuovo processo.