Con SuBrixia l'arte va in metropolitana: cinque artisti per raccontare città sottoterra

Con SubBrixia la metropolitana si trasforma in un museo che racconta un viaggio attraverso gli spazi architettonici grazie alla fantasia di cinque artisti, che "addobberanno" le stazioni con le loro creazioni

Una delle installazioni della metropolitana di Brescia

Una delle installazioni della metropolitana di Brescia

Brescia, 28 ottobre 2015 - La metropolitana di Brescia si trasforma in un museo d'arte contemporanea con una “mostra diffusa” che si sviluppa in momenti temporali e spaziali diversi. Stiamo parlando del progetto SubBrixia, curato da NERO in collaborazione con Fondazione Brescia Musei, Brescia Mobilità e il Comune di Brescia. Un viaggio sotto terra che simboleggia i vari capitoli di un racconto fantastico che indaga geografie, identità, linguaggi eterogenei grazie alla fantasia di un gruppo di artisti che produrrà un’installazione ad hoc nelle stazioni selezionate.

Le prime cinque, affidate a Rä di Martino, Marcello Maloberti, Francesco Fonassi, Patrick Tuttofuoco e Elisabetta Benassi, saranno inaugurate in autunno. L'idea è quella di una serie di interventi sviluppati intorno all’architettura degli spazi e all’identità culturale, ma anche storico-politico-sociale della città. Si inizia il 29 ottobre con Rä Martino, che "addobberà" la fermata Marconi. Il progetto prevede la creazione del manifesto di un film ispirato alla pellicola cult “The Swimmer” del 1964 con Burt Lancaster. A fine novembre spazio alle creazioni di Marcello Maloberti alla Fermata Stazione, di Francesco Fonassi a Ospedale, di Patrick Tuttofuoco a San Faustino e di Elisabetta Benassi a Vittoria.

"Dopo il grande lavoro fatto per l'apertura al pubblico di Brixia, il Parco Archeologico di Brescia Romana, ci siamo rivolti ad un’altra Brixia, quella contemporanea, - spiega Luigi Di Corato, direttore di Fondazione Brescia Musei -. Abbiamo però deciso di farlo immaginando il museo non come un luogo statico, ma capace di produrre cultura ben oltre gli spazi della conservazione. Ecco perché abbiamo accolto la sfida di Brescia Mobilità, per raggiungere ed interagire con la vita quotidiana dei cittadini”.
“Siamo fiduciosi che questo progetto possa tracciare un segno forte sulla città, andando a rafforzare ancora di più l’orgoglio che i Bresciani hanno per la metropolitana - ha sottolineato il Presidente di Brescia Mobilità Prof. Carlo Scarpa - "e contribuendo a far conoscere Brescia al di fuori del proprio perimetro”.