Omicidio di Castenedolo, la Scientifica nella casa del delitto Mura

A più di un anno dal delitto per cui Musini è a processo, è cominciata ieri mattina la perizia chiesta dalla Corte per eseguire nuovi rilievi nell’abitazione di via Matteotti

Castenedolo, omicidio mura (Fotolive)

Castenedolo, omicidio mura (Fotolive)

Castenedolo, 13 luglio 2016 - I risultati si avranno soltanto in autunno. Qualche elemento sul sopralluogo svolto ieri mattina a Castenedolo nella casa teatro dell’omicidio di Anna Mura però già c’è. Sotto il letto della camera da letto dove il 16 marzo 2015 venne rinvenuto il cadavere della donna non sarebbe stato trovato nulla. Per la difesa di Alessandro Musini, il marito di Anna Mura e per gli inquirenti unico responsabile del delitto, questo dimostrerebbe che l’ambiente sarebbe stato «inquinato» nei primi momenti dell’indagine. A più di un anno dal delitto per cui Musini è a processo, è cominciata ieri mattina la perizia chiesta dalla Corte per eseguire nuovi rilievi nell’abitazione di via Matteotti e fare chiarezza su alcune tracce di sangue trovate in casa confrontandole con quelle individuate sui pantaloni di Alessandro Musini.

Insieme al personale della scientifica dei carabinieri e al perito nominato dalla Corte, Vincenzo Agostini, nell’abitazione al piano terra sono entrati anche i consulenti delle parti: Maurizio Saliva per l’accusa, Federica Alessandrini per la difesa e l’ex comandante del Ris di Parma Luciano Garofano per gli avvocati di parte civile. Nessuna traccia o oggetto è stato individuato sotto il letto, mentre sono stati isolati alcuni capelli trovati sulle ciabatte usate da Anna Mura e che ora il perito dovrà esaminare. Oggi il processo torna invece in aula. In questa nuova udienza saranno ascoltati in qualità di testimoni la sorella di Anna Mura e i tre figli della vittima. Tra loro ci sarà anche il quindicenne nato dalla relazione tra Mura e Musini e che al momento del delitto si trovava in casa.