Monte Isola, 4 ottobre 2015 - Dalla prossima estate Monte Isola potrebbe avere il primo “Punto di Soccorso Sanitario in Acqua” del Sebino bresciano, operativo su entrambe le rive. A volerlo e a cercare di trovare un accordo e quindi a stilare i necessari protocolli d’intesa con le Prefetture, l’Areu e gli altri enti coinvolti in situazioni di emergenza è il “Gruppo Sub Monte Isola”.
«L’idea ci è venuta perché da anni operiamo sul lago d’Iseo in qualità di sommozzatori della Protezione Civile – spiega Massimo Ziliani, presidente del sodalizio – grazie alla nostra esperienza ci siamo resi conto della necessità di una idroambulanza che almeno nei mesi estivi e in particolare ad agosto e nei fine settimana sia operativa per tutto l’arco della giornata. Per questo stiamo provando a creare le condizioni per inaugurare un presidio fisso in località Ere, dove ormeggeremo l’idroambulanza e dove vorremmo avere una sede. Il lavoro da fare è tanto e gli accordi da trovare anche, ma siamo speranzosi di farcela, anche con l’appoggio della Comunità Montana del Sebino Bresciano, dei Comuni tra cui il nostro e di realtà ed enti importanti come quelli del soccorso e come l’Autorità di Bacino Lacuale». I primi cenni di approvazione sono arrivati e alcuni accordi sono stati presi con la Prefettura di Bergamo. «La riteniamo una iniziativa bella e utile - dice l’assessore alla protezione civile Marco Ghitti - Siamo orgogliosi dei nostri volontari che, se riusciranno nell’intento, coniugheranno le capacità della Protezione Civile a quelle del 118». Intanto il gommone da 7,60 m e 225 cavalli di potenza che i sub hanno usato per tanti interventi di soccorso sta diventando una idroambulanza. «I tubolari verranno sostituiti con altri in materiale antiscivolo e maniglie - spiega Ziliani - inoltre saranno messi dei rinforzi per consentire il passaggio della barella spinale con il paziente». I primi costi da sopportare saranno elevati: circa 7mila euro. «Anche per questo cerchiamo qualcuno che voglia farci da sponsor – rimarca Ziliani – perché noi siamo tutti volontari e nessun nostro intervento è mai stato pagato dalla popolazione e mai lo sarà». I primi passi nella formazione sono già stati fatti. Il gruppo un mese è mezzo fa ha ottenuto da Areu la certificazione del proprio sistema di “spinalizzazione in acqua”. «Siamo tutti sub. Quattro di noi sono già soccorritori certificati 118 Areu e tre sono abilitati all’uso del defibrillatore. Abbiamo anche un istruttore Areu - conclude Ziliani - tutti seguiremo il corso di 160 ore e poi la specializzazione». Il Gruppo ha oltre 40 membri di cui 23 operativi.