Polizia
Desenzano del Garda, 19 luglio 2017 - Era diventato il riferimento di tutti i ragazzini della zona dediti a canne e spinelli. I poliziotti del commissariato di Desenzano del Garda sono sicuri: quel diciassettenne aveva ceduto “fumo” almeno una settantina di volte, si era creato un nutrito giro di clienti, quasi tutti adolescenti e giovanissimi. Si parla di uno spacciatore originario della Macedonia, arrestato lunedì per l’appunto a Desenzano.
Lo straniero da qualche tempo era finito nel mirino del commissariato locale, che da mesi tengono d’occhio i luoghi frequentati soprattutto dai minorenni e sono al lavoro per arginare la massiccia diffusione di droghe. Tra i ritrovi più gettonati c’era il Parco del laghetto, dove gli uomini guidati dal vicequestore aggiunto Bruno Pagani spesso e volentieri hanno avvistato il ragazzo dell’Est mentre riforniva i consumatori di hascisc e di marijuana, la sua specialità. Mesi di appostamenti, pedinamenti, analisi dei tabulati telefonici delle utenze intestate al sospettato hanno permesso alla Polizia e al sostituto procuratore Lara Ghilardi di documentare a suo carico una sistematica attività di spaccio. Attività che, sostengono gli investigatori, si concretizzava in tutti i parchi pubblici di Desenzano con una predilezione particolare per il “parco del laghetto”, riferimento obbligato per la marijuana.
Non solo. Sembra che il giro di acquirenti – ne sono stati identificati una dozzina, quasi tutti minorenni, segnalati alla prefettura – fosse stato costruito nel tempo, tanto che nel corso delle ultime settimane erano andate a buon fine almeno settanta cessioni retribuite. Risultato: la richiesta di una misura cautelare (in comunità) per detenzione e spaccio aggravato dalla minore età dei consumatori. Il provvedimento restrittivo - accolto ed emesso dal Gip - è stato eseguito lunedì e lo spacciatore trasferito in una struttura protetta.