Sara Capoferri
Chiari (Brescia), 1 marzo 2017 - Il giallo attorno alla sparizione di Sara Capoferri, la donna di 37 anni, svanita nel nulla una settimana fa è sempre più fitto. Dopo 7 giorni di ricerche coordinate dai carabinieri di Chiari e Brescia, le risposte continuano a mancare. Martedì l’Arma ha voluto incontrare la madre della giovane, che vive a Carzano di Monte Isola e che si è presentata in caserma a Marone. Il contenuto della conversazione tra la donna e gli investigatori è riservato. Attualmente nessuno risulterebbe iscritto nel registro degli indagati. Sono stati però sentiti come persone informate dei fatti: P.S., 35 anni, l’ultimo ad avere visto Sara Capoferri, di cui ha perso le tracce a Bargana di Rovato; e una amica estetista, che della donna era la confidente e che spesso la aiutava quando si trovava in difficoltà.
I carabinieri avrebbero parlato anche con un uomo che ha raccontato di avere visto la Capoferri alle prime luci dell’alba e con una seconda persona che l’avrebbe aiutata a spostare la macchina con una ruota bucata. Dove è stata la donna da quando l’amico l’ha persa di vista? quando ha danneggiato l’auto ritrovata mentre stava bruciando? Il telefono risulta spento da quando ha chiamato padre e figlia attorno alle 23 dello scorso martedì per dire che avrebbe fatto presto ritorno a casa. Con che cellulare ha contattato l’amico P.S. che è accorso ad aiutarla quando lei gli ha spiegato di stare poco bene? A rispondere saranno nei prossimi giorni gli investigatori dopo le accurate indagini che stanno svolgendo.