Allarme radon all’istituto Lunardi: alunni a rischio, urge la bonifica

Brescia, valori alti: già affidati dal Broletto lavori per 13mila euro

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Brescia, 28 dicembre 2017 - Radon sopra il limite: all’istituto Lunardi è necessario intervenire per la bonifica. La presenza di questo gas naturale radioattivo è comune a molti immobili nel bresciano. Secondo il Report “Radon in Lombardia” del 2016, Brescia è fra le province con i valori più alti registrati nelle abitazioni, insieme a Bergamo, Varese, Lecco e Como. Il radon si genera dal decadimento del radio, che, a sua volta, è prodotto dalla trasformazione dell’uranio presente nei materiali di costruzione.

Si trova soprattutto nei locali interrati o seminterrati, e per disperderlo, almeno temporaneamente, è sufficiente arieggiare gli ambienti. E’ considerato il contaminante radioattivo più pericoloso negli ambienti chiusi; l’Oms lo ha inserito tra le 75 sostanze cancerogene per l’uomo, insieme ad amianto e fumo di tabacco. Per questo, c’è un monitoraggio costante nei luoghi pubblici, in particolare nelle scuole. In città, alcuni laboratori erano stati chiusi per diverso tempo alla primaria Calini di via Bixio, per consentire la bonifica dal gas. Dalle indagini effettuate nei locali interrati del Lunardi è stato accertato che, nell’aula di religione, i valori minimi di concentrazione media annua di gas radon, sono superiori al limite di 500 Bq/m3. In caso di superamento della concentrazione media annua, la normativa prescrive che si proceda con un’azione di rimedio. Da qui la necessità di procedere con la riqualificazione e bonifica. Il progetto, predisposto dai tecnici del Settore delle Strade-Edilizia scolastica e Direzionale, prevede la realizzazione di un pavimento sopraelevato con estrattori d’aria per arginare la concentrazione del gas. Il costo è di 13.000 euro; il Broletto ha proceduto con l’affidamento diretto alla ditta A.R.G. Costruzioni di Roberto e Gian Pietro Arrigoni di Mazzano.