Giallo di Marcheno, gelo tra la moglie e il fratello di Mario Bozzoli dal notaio

Subito dopo l’apertura delle buste, la moglie dell’imprenditore scomparso nel nulla la sera dell’8 ottobre di un anno fa al termine della giornata di lavoro nella fonderia di famiglia, a Marcheno, se ne è andata in fretta

Il parco auto della Bozzoli (Fotolive)

Il parco auto della Bozzoli (Fotolive)

Marcheno, 26 ottobre 2016 - Si sono incontrati nello studio del notaio Mario Mistretta, di Brescia, dove ieri alle 13 sono state aperte le buste con le offerte di acquisto per le automobili intestate all’azienda, in liquidazione da settimane. Adelio Bozzoli, il figlio Alex e Irene Zubani, la moglie di Mario Bozzoli, non si sono scambiati nemmeno uno sguardo. Subito dopo l’apertura delle buste, la moglie dell’imprenditore scomparso nel nulla la sera dell’8 ottobre di un anno fa al termine della giornata di lavoro nella fonderia di famiglia, a Marcheno, se ne è andata in fretta, senza dire nulla. E non hanno aperto bocca nemmeno Adelio Bozzoli e suo figlio Alex ,indagato dalla Procura insieme al fratello Giacomo e a due operai della fonderia perché ritenuti i responsabili della morte dello zio Mario e della distruzione del suo corpo. «Non c’è nulla da aggiungere», si è limitato a dire Alex, prima di salire in auto insieme al padre e ad altri familiari.

Sono state quindici le auto finite all’asta, tutte di valore e novantatre le offerte arrivate per il loro acquisto; mentre sono state tredici, alla fine, le automobili aggiudicate. Di queste, cinque sono state riacquistate dai due rami della famiglia Bozzoli: una è stata aggiudicata a Irene Zubani, le altre cinque ad Adelio. "Si è incassato più della base d’asta (n.d.r.: la cifra fissata inizialmenteera di 180.500 euro). Il calcolo definitivo del ricavato totale verrà fatto nelle prossime ore – ha sottolineato Giovanni Rizzardi, il liquidatore nominato dal tribunale di Brescia – Il risultato dell’asta è stato comunque un buon segnale. Il prossimo passo sarà quello di trovare un futuro per l’impianto produttivo di Marcheno".