Ucciso da una coltellata davanti alla discoteca: c'è l'identikit dell'omicida

Sembra che la lite sia scaturita da una parola di troppo rivolta dall'aggressore alla fidanzata della vittima

Il luogo dell'aggressione a Brescia

Il luogo dell'aggressione a Brescia

Brescia, 2 aprile 2017 - Sarebbe stata una parola di troppo, indirizzata alla fidanzata, la scintilla che ha scatenato la lite finita in tragedia all'alba di stamani davanti alla discoteca Disco Volante, in via Corsica. La vittima, Yaisy Bonilla, colombiano di 21 anni, con qualche precedente, in Italia da quando aveva 9 anni, è morta in serata alla clinica Poliambulanza, dove era stato ricoverato e operato d'urgenza all'addome. Una sola la coltellata fatale che ha ucciso il 21enne, che ieri non era stato in discoteca a ballare con la findanzata, ma passava davanti al locale e si era fermato a parlare con un amico quando appunto è nato il diverbio poi sfociato nell'aggressione a coltellate. Stando a una prima ricostruzione l'aggressore avrebbe espresso qualche apprezzamento di troppo nei confronti della fidanzata del colombiano, che lo avrebbe invitato ad allontanarsi.

Quindi l'aggressore è andato via, ma poi è tornato armato di coltello e ha sferrato un fendente a Bonilla, che non ha perso i sensi e ha chiesto alla fidanzata di chiamare i soccorsi. Lo sconosciuto, con in mano il coltello, ha fatto poi perdere le sue tracce mentre il ferito è stato trasportato in ospedale. Ai medici della clinica Poliambulanza le sue condizioni sono fin dall'inizio  apparse disperate. E nonostante il delicato intervento chirurgico a cui è stato sottoposto, il 21enne non ce l'ha fatta ed è morto nel pomeriggio nel reparto di terapia intensiva.

«È stato affrontato e si è difeso» hanno raccontato gli amici, che da questa mattina, non appena avuta la notizia  dell'accoltellamento hanno presidiato, assieme al padre del giovane colombiano, l'ingresso della rianimazione del Poliambulanza, mentre la fidanzata in lacrime fissava sul telefono gli ultimi scatti prima della tragedia. La donna è stata più volte ascoltata dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Brescia che indagano sulla vicenda. Al vaglio anche i filmati delle telecamere per cercare di dare un volta al responsabile dell'omicidio. Adesso è caccia a un uomo dalla carnagione chiara, di cui gli investigatori stanno ricostruendo l'identikit anche in base alle testimonianze di dipendenti, buttafuori e baristi del Disco Volante, che hanno sentito le urla provenire dalla strada e per primi si sono precipitati a soccorrere il ferito. Pare che vittima e aggressore non si conoscessero.