Muore al volante in A22. Era andato al mare dai suoi

Ercole Bodei, figlio della presidente del comitato provinciale Unicef Brescia

Ercole Bodei

Ercole Bodei

Brescia, 25 luglio 2017 -  Un malore, o un colpo di sonno. Si è spenta sull’autostrada del Brennero, tra Mantova Nord e Nogarole Rocca, la vita di Ercole Bodei, bresciano. Nel weekend aveva raggiunto la moglie e il figlio di nemmeno 2 anni, che erano in villeggiatura al mare. Ieri mattina era ripartito presto, prima dell’alba, per tornare nel Bresciano, dove lavorava come responsabile del personale nell’azienda Fonte Sole. Invece, attorno alle 5, la vettura, una Bmw serie 3, ha sbandato ed è finita contro il guard-rail, in uno schianto che non gli ha lasciato scampo. Nell’incidente non sono state coinvolte altre persone.

Sul posto sono arrivati subito gli uomini del 118, ma i soccorsi sono stati inutili, perché l’uomo è morto sul colpo. Lunghe le operazioni per ricostruire la dinamica e rimuovere il veicolo, che hanno visto impegnati i vigili del fuoco e gli uomini della polizia Stradale di Mantova, creando inevitabili disagi sull’A22, autostrada che è stata spesso teatro di incidenti anche mortali e che in questi giorni è già particolarmente trafficata per l’esodo estivo. Probabilmente l’uomo ha perso il controllo dell’auto dopo essere stato colto da un malore improvviso, ma per sapere con esattezza la causa che ha portato all’incidente bisogna attendere l’autopsia. Oltre alla moglie e al figlio nato da pochi mesi, Bodei, 44 anni, lascia anche una figlia adolescente. Chi lo conosceva lo ricorda come un ragazzo affettuoso, molto dedito alla famiglia. All’ospedale di Mantova, dove è stato trasportato il corpo dopo l’incidente, ieri in mattinata sono arrivati anche i genitori, raggiunti a Brescia dalla terribile notizia. La madre, Grazia Prandini, è nota in città per il suo impegno a favore dei bambini come presidente del comitato provinciale Unicef Brescia. Prima dei funerali per l’ultimo saluto, bisognerà attendere l’esito dell’autopsia.