Omicidio di Castenedolo, tracce sugli slip di Anna Mura

Omicidio di Castenedolo: iniziata discussione perizie. Il sangue trovato sui jeans del marito (unico imputato) provengono da schizzi

La Scientifica a Castenedolo

La Scientifica a Castenedolo

Brescia, 18 ottobre 2016 - Il presidente Anna Di Martino, per fare ancora più chiarezza, ha chiesto al perito un’integrazione al suo lavoro, ma quello che è emerso ieri nel corso dell’udienza del processo per l’omicidio del marzo del 2015 di Anna Mura, alla sbarra come unico imputato c’è il marito Alessandro Musini in carcere da diciassette mesi, è un doppio colpo di scena. La prima grossa novità che compare nelle pagine della perizia disposta la scorsa estate dalla corte riguarda gli slip indossati dalla donna, uccisa in casa con diversi violenti colpi al capo, al momento del ritrovamento.

La mancanza di evidenti tracce di sangue all’interno del capo di biancheria intima fa infatti pensare che l’indumento sia stato indossato quando ormai la donna era morta. Sui bordi dello slip inoltre è stato isolato materiale biologico, non sangue, in cui sono stati individuati due Dna: quello della vittima e quello ricollegabile o ad Alessandro Musini o al figlio nato dal matrimonio tra l’uomo e Anna Mura. Il perito ha attribuito con buona probabilità le tracce al figlio. «Tracce molto piccole e non databili – ha sottolineato il perito, il biologo molecolare e genetista forense Vincenzo Agostini – Si tratta di contatti epiteliali individuati anche nella parte posteriore».

La valutazione del perito incaricato dalla corte è però contestata dal consulente delle parti civili (i tre figli e la sorella di Anna Mura), l’ex generale del Ris di Parma Luciano Garofano. «Siamo davanti a una miscela complessa in cui la percentuale di Dna maschile è solo del 5% - ha sottolineato Garofano - La contaminazione potrebbe essere avvenuta non per contatto ma per via aerea in altro momento».

Il giudice ha quindi chiesto al perito di aggiornare la sua relazione con i dati portati in aula da Garofano, mentre la difesa di Musini ha chiesto che l’analisi delle tracce biologiche venga estesa anche agli altri slip di Anna Mura recuperati nella casa di Castenedolo teatro del feroce delitto. Va invece a sfavore della difesa il capitolo della perizia che tratta delle tre tracce di sangue individuante sui pantaloni indossati da Musini al momento dell’arresto avvenuto a 36 ore dal delitto. «Non sono macchie da contatto, ma schizzi da proiezione», ha sottolineato il perito. Il presidente Di Martino ha chiesto che l’analisi venga estesa anche ad altre 9 tracce ematiche trovate sui jeans e fotografate all’indomani dell’arresto per le prime verifiche. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 16 novembre quando in aula proseguirà la discussione sulla perizia.