Archeologia, un unicum del Nord Italia: le Fornaci Romane di Lonato del Garda

Si tratta di luoghi di vita quotidiana, riportati alla luce dagli scavi e che raccontano lavoro, vita, abitudini di potenti e gente comune. Uno straordinario spaccato sulla vita materiale in epoca romana

Fornaci Romane di Lonato del Garda

Fornaci Romane di Lonato del Garda

Brescia, 12 maggio 2015 -  Siete in cerca di siti archeologici particolari? Non vi acconetnate più solo di grandi monumenti del passato, ma vorreste conoscere luoghi di vita quotidiana, riportati alla luce dagli scavi e che  raccontano lavoro, vita, abitudini non  solo dei potenti, ma anche degli umili, della gente comune?  Allora non poetete perdervi le Fornaci Romane di Lonato del  Garda, nel Bresciano. Importate sito produttivo di età romana la cui scoperta risale al 1985 quando, in seguito a lavori  per la costruzione di una stazione di trasformazione elettrica, fu rinvenuto casualmente un complesso di ben  sei fornaci verticali, un “unicum” nel Nord Italia. Dopo anni di ricerche, studi e restauri, ora il sito è accessibile al pubblico.

Anche se cinque delle sei fornaci emerse nel corso dello scavo sono state reinterrate per lo stato precario in  cui si trovavano, la sesta, denominata Fornace A, vale assolutamente da sola una visita, dato che è una delle  due sole fornaci musealizzate e accessibili in Lombardia. Cuore dell’Antiquarium di Lonato, è uno  straordinario spaccato sulla vita materiale in epoca romana. La sua attività durò un centinaio di anni, dalla  prima metà del I agli inizi del II secolo d.C., dopo di che cessò probabilmente a causa dell’impaludamento  delle aree circostanti. Imponente la sua struttura a schema verticale e a pianta circolare, con la camera di  combustione interrata al di sopra della quale si trova la camera di cottura. Questa era a sua volta sovrastata  da una copertura aperta in alto, non più conservata, che probabilmente veniva parzialmente smontata e poi  ripristinata a ogni ciclo di funzionamento. Il piano di cottura, del diametro di 6 metri, è formato da mattoni  disposti di taglio, con doppio incavo semicircolare combaciante a formare i fori attraverso cui fiamme, gas  caldi e fumi risalivano dalla camera di combustione a quella di cottura, richiamati dal tiraggio favorito  dall’apertura sulla sommità della volta. Il carico e lo scarico dei laterizi avvenivano da una porta sul retro della fornace.

La storia di questo singolare sito archeologico, illustrata da pannelli esplicativi, viene raccontata ai visitatori  dai volontari dell’Associazione “La Polada”, che gestisce la aperture al pubblico dell’Antiquarium e che  organizza anche visite tematiche e laboratori didattici. L’Antiquarium è aperto il sabato mattina dalle 9.30 alle 12.00 e negli altri giorni su prenotazione.  L’ingresso è gratuito. Aderisce inoltre all’iniziativa #domenicaalmuseo promossa dal MIBACT, che  prevede l’apertura gratuita dei musei e dei luoghi della cultura statali tutte le prime domeniche del mese  (dalle 14.30 alle 17.00), durante le quali sono programmate attività collaterali di vario genere.  Domenica 7  giugno, ad esempio, i bambini saranno coinvolti in una grande Caccia al Tesoro. Orari estivi e iniziative si  trovano su fornaciromanedilonato.it e sulla pagina facebook dedicata.