Giorgio Gori alla Leopolda: "Basta con l'Italia dei veti e delle lamentele"

Il sindaco di Bergamo a Firenze per la tradizionale convention di Matteo Renzi

Giorgio Gori alla Leopolda (La Presse)

Giorgio Gori alla Leopolda (La Presse)

Bergamo, 25 ottobre 2014 - "No, non mi sento il punto di congiunzione fra Renzi e Berlusconi". Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, risponde così a chi gli chiede conto della doppia frequentazione con l'attuale premier e l'ex inquilino di palazzo Chigi. "Nella mia vita mi sono trovato a frequentare l'uno per motivi esclusivamente professionali e l'altro per motivi esclusivamente politici - ha specificato -. Vedo molti punti di differenza, come punto di comunanza vedo invece una forte attitudine all'innovazione, che purtroppo il primo ha però tradito. Ha predicato il cambiamento della società italiana e poi non ha cambiato niente. Mi pare che Renzi abbia predicato molto meno e fatto molto di più".

Giunto a Firenze per partecipare alla tradizionale convention di Matteo Renzi alla Leopolda, di cui è stato spin doctor dell'edizione 2011, Gori ha ribadito il suo sostegno al Governo"Credo che sia abbastanza chiaro che ci sia un confronto fra un'Italia che ha voglia di fare, che guarda con fiducia e speranza al futuro, che per raggiungerlo sa che occorre questa condizione d'animo, e un'altra che è più abituata a lamentarsi, a protestare a dire "non si può fare". Mi riconosco per carattere nella prima". Chiaro il riferimento alla contemporanea manifestazione della Cgil a Roma, di cui Gori dice che "va rispettata, ma non si può essere sempre tutti d'accordo".