Bengala in campo durante amichevole Atalanta-Spezia, assolto ultrà

Marco Bacuzzi, 33 anni, di Mapello, era finito nei guai sulla base dei filmati delle telecamere dell’impianto di videosorveglianza dello stadio bergamasco “Atleti Azzurri d’Italia” di M.A.

Un’immagine dei tifosi in curva nord dell'Atalanta allo stadio Azzurri d'Italia

Un’immagine dei tifosi in curva nord dell'Atalanta allo stadio Azzurri d'Italia

Bergamo, 30 settembre 2015 - Era stato denunciato perchè, secondo la Digos, il 9 agosto 2014 aveva lanciato un bengala, una torcia che emette fumo colorato, sul terreno di gioco dove si stava disputando la partita amichevole Atalanta-Spezia, conclusasi con la vittoria dei bergamaschi per 2-0, con reti di Boakye e Bonaventura. Marco Bacuzzi, 33 anni, di Mapello, era finito nei guai sulla base dei filmati delle telecamere dell’impianto di videosorveglianza dello stadio bergamasco “Atleti Azzurri d’Italia”.

L’ultrà, al termine del processo con il rito abbreviato, è stato però assolto dal gup Alberto Viti dall’accusa di aver violato la legge che vieta il lancio di oggetti pericolosi negli stadi, tra cui razzi, fuochi d’artificio e, appunto, bengala. Dalle immagini del filmato, infatti, non è risultato chiaro che fosse lui la persona che aveva lanciato il fumogeno. Il pubblico ministero Raffaella Latorraca aveva invece chiesto una condanna a 6 mesi di reclusione.

Nel corso dell’udienza preliminare di ieri, il 33enne, difeso dall’avvocato Federico Riva, si è difeso spiegando che al momento del lancio si trovava in curva Nord, ma non era stato lui a lanciare il bengala. Il filmato lo aveva ripreso mentre metteva le mani in tasca, secondo l’accusa per prendere la torcia da lanciare. Lui ha spiegato che aveva messo le mani nella tasca per prendere le sigarette. Osservate le immagini, dove si vede l’ultrà posizionato in balconata ma non il momento del lancio incriminato, il giudice lo ha assolto.