✨Non è solo un abito: è un tempo che si cuce addosso, una memoria da portare nel futuro, una promessa fatta anche alla propria storia. «L’emblema del matrimonio nelle sue cerimonie e nei suoi dettagli è senz’altro l’abito da sposa. Lì si evincono sicurezze e modernità, rotture con il passato o esaltazione di una stirpe di donne che quel giorno lo idealizzava da decenni. A Milano nel suo atelier Marianna Lanzilli esamina e risponde alle esigenze delle sue clienti per impreziosire il corpo attraverso abiti che non hanno tempo, che non sono avvicendati da trend di mercato e che con cura sartoriale saranno ricordati come una scelta da rifare, anniversario dopo anniversario. Figlia di una sarta che lavorò per Mila Schon, Marianna rispetta le fisionomie e crea dei modelli da rivisitare con piccole accortezze, tenendo in considerazione il luogo del sì, il carattere della cliente e le sue esuberanze. I tessuti sono scivolati e leggiadri, le fodere delle gonne in seta per una caduta perfetta, i pizzi francesi con meravigliosi disegni a bouquet e i macramè italiani per i corpetti più romantici. Ciliegina sulla torta nuziale: il cuscino portafedi, cucito a mano, lo sapevate che andrebbe prestato? Quante cose si imparano grazie a questi giretti!» 📰 L’articolo completo di Lorenzo Bises continua sul quotidiano cartaceo di oggi e su ilgiorno.it
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