Lega, i militanti di Varese salvano la sede simbolo

Colletta degli iscritti per coprire 20mila euro di affitti arretrati

Leoni, Bossi e Maroni nella storica sede di piazza Podestà

Leoni, Bossi e Maroni nella storica sede di piazza Podestà

Varese, 18 ottobre 2018 - Nel 1986, anno in cui aprì la prima sede leghista in Italia, quella di piazza del Podestà a Varese, Matteo Salvini aveva 14 anni, il sovranismo era un concetto fuori dal dizionario politico, al governo c’era il pentapartito, il premier era Bettino Craxi e il Carroccio - allora Lega Lombarda - era in attesa di debuttare, l’anno dopo, alle elezioni nazionali.

I locali in piazza del Podestà, tenuti a battesimo dal non ancora senatùr Umberto Bossi, furono il primo punto di ritrovo italiano per la militanza del Carroccio. Un pezzo di storia della politica che ha rischiato di sparire. I leghisti della culla varesina, infatti, fino a ieri erano sotto sfratto. Affitti non pagati. Un debito da più di ventimila euro con i proprietari dei muri. L’appello alla salvezza di un luogo-simbolo, però, ha mosso i cuori di dirigenti e militanti che in breve tempo hanno raccolto 21mila euro per saldare gli arretrati. «Con questi fondi – tira un sospiro di sollievo il commissario Andrea Gambini – potremo andare avanti con l’attività politica». Mettendo in agenda, fra l’altro, il congresso per scegliere il nuovo segretario della sezione del capoluogo.