Dolcetti al veleno per il cane della vicina, incastrato dal topicida trovato in casa

Denunciato 47enne: avrebbe anche imbrattato il garage della donna

ALLARME  Ancora bocconi avvelenati  destinati  a un cane. In questo caso  la padrona è riuscita  a salvare Fido  in extremis (foto d’archivio)

ALLARME Ancora bocconi avvelenati destinati a un cane. In questo caso la padrona è riuscita a salvare Fido in extremis (foto d’archivio)

Varese, 16 marzo 2017 - E' stato denunciato per maltrattamenti e imbrattamenti il 47enne residente a Lonate Ceppino responsabile, secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri della tenenza di Tradate, dei graffiti realizzati sul garage di una vicina e dei bocconi avvelenati destinati al cane della donna. A risolvere la vicenda, l’altro giorno, una perquisizione realizzata dai militari a casa dell’uomo. L’intervento ha permesso ai carabinieri di trovare non solo la vernice grigia con cui erano stati realizzati i graffiti, da cui l’accusa di imbrattamenti, ma anche il necessario, dai cioccolatini al topicida, con cui erano stati realizzati i bocconi avvelenati.

I carabinieri non hanno avuto difficoltà a ricostruire i contorni della vicenda. Tra la proprietaria del cane e il vicino c’erano state nel corso degli anni molte discussioni sui temi più diversi. C’erano state urla, discussioni e un reciproco scambio di accuse. Un rapporto di vicinato movimentato che ha avuto il suo culmine nel raid notturno. A scoprire l’accaduto la padrona di casa che il mattino dopo ha trovato sulla porta del garage due grandi croci grigie realizzate con vernice spray e alcuni bocconi avvelenati destinati al cane che la proprietaria ha salvato in extremis. La quantità di veleno che l’animale aveva ingerito non è stata letale. La donna si è rivolta alle forze dell’ordine che hanno avviato le indagini ed effettuato la perquisizione a casa del vicino di casa con cui la donna aveva spiegato di aver aperto un contenzioso. La vernice trovata a casa dell’uomo corrispondeva con quella dell’imbrattamento, così come il topicida e anche la scatola di cioccolatini trovata a casa sua corrispondevano ai resti dei bocconi e alla sostanza utilizzata per avvelenarli. Così è stato denunciato a piede libero per maltrattamenti e imbrattamenti.