Stop all’inceneritore Flash mob dei comitati fuori dal municipio: la salute è una priorità

Intanto si è concluso il percorso partecipativo avviato dal gestore Neutalia .

Stop all’inceneritore  Flash mob dei comitati  fuori dal municipio:  la salute è una priorità

Stop all’inceneritore Flash mob dei comitati fuori dal municipio: la salute è una priorità

di Rosella Formenti

Si è concluso l’altro giorno con l’incontro ai Molini Marzoli a Busto Arsizio il percorso partecipativo avviato mesi fa da Neutalia (la società che gestisce il termovalorizzatore in via Arconate) per dialogare con il territorio e raccogliere suggerimenti e proposte da parte di cittadini e stakeholders per migliorare il nuovo piano industriale che prevede 120 milioni di euro di investimenti da qui al 2047. In concomitanza con l’iniziativa ai Molini Marzoli davanti al comune i comitati hanno invece dato vita ad un flash mob per ribadire la loro contrarietà al piano che prolunga l’attività di un impianto obsoleto che secondo loro va chiuso e nello stesso tempo sollecitare l’indagine epidemiologica.

"Ci siamo ritrovati davanti al municipio – spiega Emanuele Fiore, consigliere comunale del Gruppo Misto e tra gli esponenti del Comitato No Inceneritore – perché, ricordiamolo, il comune di Busto Arsizio è con Agesp tra i soci di Neutalia, società che a parole sbandiera l’ascolto che invece non c’è stato soprattutto per quanto riguarda il punto che noi riteniamo fondamentale, la salute dei cittadini". Un centinaio i partecipanti al flash mob che hanno esposto alcuni striscioni con i loro messaggi, tra i quali "Prima la salute". "E’ stato un bel risultato – continua Fiore - la gente chiede di sapere, chiede informazioni chiare, che non ci vengono date, chiede con noi l’indagine epidemiologica, fondamentale per conoscere gli effetti della convivenza con l’inceneritore da mezzo secolo. Non si può presentare un piano industriale faraonico, con un ingente investimento, raccontare di miglioramenti, di economia circolare, di rispetto dell’ambiente, senza sapere che cosa è accaduto al territorio sotto le emissioni e quindi senza sapere se questo territorio può sopportare ancora una presenza del genere almeno per altri 25 anni, invece sull’indagine epidemiologica c’è silenzio". Per questo Fiore ha preparato un’interrogazione urgente con risposta in commissione con cui chiede aggiornamenti sull’indagine epidemiologica. Altro tema quello dell’inquinamento dell’aria e delle centraline sul quale alza la voce Adriano Landoni, esponente del Comitato Ecologico inceneritore e ambiente, attivo dal 1995.