Pioggia di fondi europei. Oltre 150 milioni alle imprese per ricerca e innovazione

La presentazione del Fesr: "Possiamo fare meglio del primo settennio"

Sono importanti le opportunità che il Fesr, Fondo europeo di sviluppo regionale, porterà in provincia di Varese. Il tema è stato al centro di un incontro, il terzo di un tour che sta toccando i capoluoghi lombardi, alle Ville Ponti, davanti a una platea di imprese ed enti locali.

Al centro la presentazione del programma 2021-2027 del fondo, che prevede l’arrivo di risorse ingenti sul territorio. "L’obiettivo – ha commentato l’assessore regionale a Università, ricerca e innovazione, Alessandro Fermi – è fare meglio della scorsa programmazione, che nella provincia di Varese aveva permesso di finanziare progetti per oltre 80,8 milioni, di cui hanno beneficiato quasi 2.700 imprese. Un risultato già molto interessante che potrà diventare ancora migliore, visto che siamo riusciti a recuperare quasi il doppio dei fondi".

Si punta quindi a far arrivare nel Varesotto tra i 150 e i 160 milioni. Contributi importanti per dare corpo alle politiche regionali a favore della ricerca, dell’innovazione, della competitività, della sostenibilità ambientale, economica e sociale. Alcune misure sono già in programma e altre potranno nascere nel corso dell’anno. "Proviamo a stabilire una linea di percorso per utilizzare tutte le risorse e farlo in modo intelligente – ha detto Fermi – sono profondo sostenitore della Lombardia dei territori, convinto che ogni provincia debba scommettere sulle proprie peculiarità e svilupparle. Una programmazione europea che cuba due miliardi di euro non può prescindere da questo obiettivo. Serve fare un sano lavoro di squadra per fare avanzare un sistema". Al fianco della Regione, all’incontro, la Camera di commercio di Varese, con il segretario generale Mauro Temperelli: "Il Fesr prevede molte risorse: a noi interessa definire le linee programmatiche dei bandi, modularli al meglio in fase di progettazione e dare una mano alla Regione a far scaricare a terra più risorse possibili, perché ne beneficino le imprese nei loro programmi di sviluppo".Lorenzo Crespi