Biumo, gli “scatti” della battaglia: in mostra litografie da tutto il mondo

Esposizione dedicata all'episodio risorgimentale

Due momenti dell’inaugurazione della mostra

Due momenti dell’inaugurazione della mostra

Varese, 4 maggio 2019 - E' stata inaugurata ieri pomeriggio in Sala Veratti la mostra La grande Varese, esposizione dedicata alla battaglia di Biumo del 1859. L’iniziativa è stata curata dall’associazione Varese per l’Italia e rientra nel calendario di appuntamenti organizzati per il 160° anniversario dell’evento. Fino al 26 maggio i varesini potranno visitare a ingresso libero la mostra, con ottanta stampe d’epoca risorgimentali che raccontano i fatti di Biumo. «È la prima volta – spiega Luigi Barion, presidente di Varese per l’Italia – che un gruppo così numeroso di incisioni e litografie originali sono esposte tutte insieme». Le stampe sono state raccolte anche in un libro edito dall’associazione, intitolato La grande Varese XXVI maggio 1859, che contiene i testi dei professori Orecchia, Ghiringhelli e Laforgia.

All'inaugurazione oltre alle autorità cittadine ha partecipato anche Sergio Trippini, esperto di stampe antiche, che ha spiegato ai presenti la storia e il significato di queste opere. È stato proprio lui a raccogliere le incisioni, che erano in possesso di collezionisti di tutt’Italia. Da queste testimonianze del passato si evince la grande risonanza che la battaglia di Biumo ebbe soprattutto all’estero. Molte delle stampe furono infatti realizzate in Inghilterra e in Francia, tra cui alcune a firma del celebre illustratore Gustave Doré. «Quella di Biumo – ricorda Barion – fu la prima battaglia vittoriosa della seconda guerra di indipendenza. Ci fu poco spargimento di sangue e morirono solo cinquanta combattenti ma ebbe una grande importanza strategica». Rispetto ad altre realtà coinvolte in quel periodo come Magenta e Solferino, a Varese il ricordo della battaglia negli anni è passato un po’ in sordina. Varese per l’Italia vuole dunque celebrare un evento che vide la città distinguersi anche per la grande partecipazione della gente. «Diversamente da altre città molto divise tra i due fronti a Varese fu coinvolto anche il clero – spiega Barion – fu un fatto epocale di unità e unione di tutte le componenti della società».

Il nome di Varese figura anche a Roma, tra i bronzi del Ponte Garibaldi, annoverato tra le più importanti battaglie risorgimentali. E lo stesso eroe dei due mondi portò sempre nel cuore la città giardino, citandola nelle sue memorie con un elogio ai varesini. La mostra sarà aperta al pubblico tutti i giorni dalle 15 alle 19 weekend compresi. Al mattino invece accoglierà le numerose scolaresche di Varese e dintorni. A completare l’esposizione alcune vetrinette con pubblicazioni e oggettistica dedicati alla battaglia. Gli eventi per il 160° proseguiranno poi venerdì 24 alle 21 in Sala Montanari con la proiezione in anteprima nazionale del film “La battaglia di Roma 1849-2019 - La Repubblica delle Repubbliche”, che sarà in concorso a Venezia. Interverranno il regista e lo sceneggiatore. Sarà proiettato nell’occasione anche un cortometraggio dedicato alla battaglia di Varese realizzato da Cesare Gandini. Il 25 maggio invece ci sarà il momento clou, con la sfilata commemorativa, per la quale fervono i preparativi da parte dell’associazione.