Medaglie d’onore ai varesini deportati

Sindaco e prefetto rendono omaggio a cinque martiri. Inaugurata la nuova scuola dedicata ad Anna Frank

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di Lorenzo Crespi

Doppio appuntamento a Varese per il Giorno della Memoria. Tra i vari eventi organizzati in città in occasione della ricorrenza sono stati due in particolare i momenti che hanno caratterizzato la giornata di ieri. Il primo in mattinata, con l’inaugurazione della scuola Anna Frank nel quartiere delle Bustecche. Il taglio del nastro ha celebrato la riqualificazione dell’istituto, che si è svolta negli scorsi mesi, trasformando una struttura datata in una scuola green. La scelta della data non è stata casuale, vista l’intitolazione del plesso alla giovane ebrea tedesca che attraverso il suo diario fu il simbolo dello Shoah. La mattinata ha visto protagonisti gli studenti, che hanno letto i brani di alcuni dei più celebri sopravvissuti ai campi di concentramento.

Ma è stata anche l’occasione per presentare l’intervento svolto dal Comune insieme alla ditta Siram Veolia, che ha dotato la scuola di una maggiore efficienza energetica e sostenibilità ambientale. È prevista una riduzione di 58 tonnellate di Co2 all’anno. 800mila euro l’importo complessivo dei lavori, con l’Anna Frank che è stata l’intervento principale di un piano che ha coinvolto una quarantina di strutture in città. "Mettere le scuole cittadine al centro dell’attività amministrativa significa pensare alle nuove generazioni e a chi vive quotidianamente questi ambienti", ha commentato il sindaco Davide Galimberti. Il mondo della scuola è stato protagonista anche dell’evento del pomeriggio, ovvero la celebrazione ufficiale del Giorno della Memoria promossa da Ufficio scolastico provinciale, Anpi, Università dell’Insubria, Comune e Prefettura. La cerimonia si è svolta nella sede della Provincia a Villa Recalcati, e ha visto come momento clou la consegna di cinque medaglie d’onore in memoria di altrettanti cittadini varesini deportati nei lager. Questi i loro nomi: Giuseppe Banfi, Gaetano Ferrario, Pio Marazzi, Amadio Piantoni e Pietro Zanardini.

I riconoscimenti sono stati ritirati dai familiari dei premiati. A precedere la consegna gli interventi delle autorità, con prefetto, sindaco, provveditore e presidente della provincia che hanno sottolineato l’importanza della giornata per non dimenticare mai gli orrori del passato. La presidente di Anpi Varese ha ricordato la figura di una donna di Gallarate, Clara Pirani, che trovò la morte nel campo di sterminio di Auschwitz, mentre gli studenti del Liceo classico Cairoli hanno illustrato le attività svolte in aula sul tema. La professoressa dell’Università dell’Insubria Paola Biavaschi ha dedicato invece il suo intervento al tema dell’antisemitismo che sempre più si diffonde online. "Si moltiplicano in rete immagini e video che racchiudono spesso degli anti-valori intrisi di razzismo, sessismo e antisemitismo e di odio nei confronti delle donne e dei diversi". Temi che si intrecciano anche con i messaggi negazionisti legati alla pandemia.