Malpensa, l'idea: "Terminal 2 inutilizzato, diamolo a Cargo City"

La controproposta di Onlit per salvare la brughiera minacciata dal cemento dopo che il sindaco Sala e Sea hanno ribadito di non volerlo riaprire

Malpensa

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Malpensa (Varese) - Sono parole quelle del sindaco di Milano Giuseppe Sala contrario al momento alla riapertura del Terminal 2 di Malpensa colte al volo da Dario Balotta, presidente di Onlit (Osservatorio nazionale liberalizzazioni infrastrutture e trasporti) che rilancia al primo cittadino milanese la sua proposta, realizzare l’ampliamento di cargo city proprio nell’area del T2.

"Il mio è un appello a Sala, sindaco di Milano, comune che è maggiore azionista di Sea, dunque ha voce in capitolo – spiega Balotta – l’occasione è da non perdere, occasione che eviterebbe spreco di risorse e salverebbe la preziosa fascia di brughiera lonatese indicata invece nel Masterplan 2035 come spazio per ampliare il polo delle merci". Continua il presidente di Onlit, che farà pervenire la sua proposta ai Ministeri della Transizione ecologica e delle Infrastrutture:"Tra l’Enac che fa pressing sulla Sea per riaprire il Terminal 2 e la Sea che vuole tenerlo chiuso, perché, dice, sarebbero eccessivi i costi, c’è una terza via molto più razionale e conveniente, abbatterlo ed utilizzarlo per la cargo city. E’ giunto il momento che il sindaco Giusppe Sala metta ordine e dia qualche indicazione strategica e ambientale alla gestione annebbiata della Sea".

Di recente Balotta ha illustrato la sua proposta durante il convegno organizzato da Unicomal (Unione dei comitati dell’area di Malpensa) e da diverse sigle ambientaliste dedicato all’impatto di Malpensa sul territorio ricevendo l’attenzione dei comitati mentre dai sindaci dell’area aeroportuale è stata respinta. Balotta va avanti, per il presidente di ONLIT c’è ancora tempo per riflettere prima che sia dato il via libera al Masterplan 2035 e al consumo di 44 ettari di brughiera nel Parco del Ticino.

Continua: "Sorprende che Enac non si renda conto che l’obsoleto Terminal 2 chiuso per pandemia da due anni se fosse riaperto oggi mostrerebbe un indecoroso spettacolo per le condizioni della struttura, dai bagni alle sale d’attesa. La stessa Sea ha rinviato al 2026 la ristrutturazione del Terminal 2 che sta perdendo i pezzi, la sua messa in sicurezza, l’ammodernamento dei servizi e l’efficientamento energetico costerebbero almeno 6 milioni di euro per un terminal passeggeri privo di prospettive di sviluppo, invece si potrebbero utilizzare maggiormente i tre satelliti del Terminal 1 che, come dice il sindaco di Milano Sala, possono arrivare fino a 30 milioni di passeggeri".

Quindi l’appello proprio al sindaco Sala, considerare la possibilità di " realizzare lo sviluppo di cargo city al posto del Terminal 2 risparmiando la biodiversità del Parco del Ticino che ha già concesso troppo allo sviluppo aeroportuale ed enormi risorse economiche. Ora il Comune di Milano ha l’occasione di recuperare l’area del T 2, che resterebbe inutilizzata chissà fino a quando, per cargo city.