Luino, incendio in palazzina: "Vigili del fuoco veri eroi"

L’adrenalina dovuta all’urgenza di salvarsi, alla lucidità nel dover affrontare l’emergenza, ha lasciato il posto allo smarrimento

I vigili del fuoco impegnati nel rogo di Luino

I vigili del fuoco impegnati nel rogo di Luino

Luino (Varese), 17 aprile 2019 - "Saranno state le otto, ero già fuori casa quando ho visto il fumo uscire dalle cantine. Allora ho subito chiamato i Vigili del fuoco che sono arrivati in un attimo". L’incendio nella palazzina di sei piani alla Verbanella, in via Sant’Onofrio, lascia il segno anche a 24 ore di distanza. L’adrenalina dovuta all’urgenza di salvarsi, alla lucidità nel dover affrontare l’emergenza, ieri mattina ha lasciato il posto allo smarrimento. Al ricordo di chi c’era e ha rischiato di perdere tutto. "Forse anche la vita", precisa qualcuno. In tutto 21 persone hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari per essere rimasti intossicati dal fumo. Due sono Vigili del fuoco: hanno ceduto i loro respiratori ai condomini che stavano soccorrendo. Ossigeno necessario affinché riuscissero a uscire da quell’inferno grigio. "Si sono comportati da eroi – raccontano i condomini –. Hanno lasciato i respiratori a chi ne aveva bisogno. Hanno rischiato per poter salvare qualcun altro. Se non è eroismo questo".

Gli intossicati stanno tutti bene. Compresa la bimba di soli 5 anni salvata, con la madre, grazie alla scala aerea dei vigili del fuoco: la piccola e la madre, poi trasferite in ospedale a Bergamo, sono state recuperate dal sesto piano dall’esterno della palazzina. Sono state ancorate al cestello sulla sommità della scala dei pompieri e riportate a terra. In salvo. Ieri mattina i tecnici comunali erano presenti assieme ai carabinieri e ai Vigili del fuoco per un sopralluogo.

A prima vista non ci sarebbero danni strutturali, ma nel punto da cui è partito l’incendio – forse a causa di un corto circuito generato dalle batterie in carica di una bicicletta a pedalata assistita, sebbene le cause precise siano ancora in via d’accertamento – i soccorritori hanno dovuto abbattere una parete di mattoni per evitare che il fuoco si propagasse. All’interno degli scantinati le temperature sprigionate sono state elevate, hanno fuso tubi in plastica e l’impianto elettrico causando parecchio fumo. Sul posto ieri mattina c’era anche Davide Cataldo, presidente del Consiglio comunale: "Nessuna delle persone intossicate è grave, anche la bimba finita a Bergamo assieme alla mamma sta bene – spiega -, e sono in buone condizioni anche le cinque famiglie che sono state ospitate in albergo". L’ala interesata all’incendio è stata dichiarata inagibile, in tutto ci sono cinque famiglie che dovranno essere ospitate in strutture della zona, tra Luino e Porto Valtravaglia. Nelle prossime ore la situazione potrà definirsi con maggiore chiarezza. All’orizzonte si potrebbe profilare una gran battaglia, a livello civilistico più che altro, per determinare le responsabilità dell’accaduto.