L’abbraccio ai soccorritori alpini "Grazie per quello che avete fatto"

I genitori del ragazz morto a gennaio in cim al Legnone hanno incontrato vigili del fuoco e carabinieri

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di Sara Giudici

Un intenso momento di condivisione vissuto con semplicità ed emozione. È quello che si è tenuto sabato scorso in memoria di Alessandro Bisi, l’escursionista di 21 anni che ha perso la vita sul monte Legnone all’inizio di gennaio. La famiglia non ha dimenticato l’impegno delle squadre di soccorso che sono state coinvolte nelle ricerche di Alessandro e ha chiesto di poter incontrare i volontari. Così 15 tecnici della stazione Valsassina e Valvarrone, si sono ritrovati coi genitori e i fratelli del giovane alpinista: qui si sono conosciuti e la famiglia ha avuto modo di ringraziare per l’umanità, la dedizione e la professionalità mostrata durante quei dolorosi momenti. Ringraziamenti estesi anche ai volontari e operatori non presenti sia del soccorso alpino, sia di Guardia di Finanza, vigili del fuoco e carabinieri forestali. Alla fine dell’incontro a cui ha partecipato anche il sindaco di Valvarrone, Luca Buzzella, che durante le ricerche non ha mai abbandonato la postazione di coordinamento dei soccorsi, ad esprimere la propria vicinanza alla famiglia con una telefonata, anche il prefetto di Lecco. "È stato bello trovarsi – commentano dal Soccorso Alpino – il rispetto e il legame che la famiglia di Alessandro ha dimostrato nei confronti dei nostri soccorritori, in particolare verso la stazione di Valsassina e Valvarrone, che ha seguito ogni momento di questa triste vicenda".