Gavirate, maestra dell'asilo nido violenta: "Tutta colpa dello stress"

In tutto 46 episodi documentati dalle telecamere degli investigatori

Frame video maltrattamenti asilo di Gavirate

Frame video maltrattamenti asilo di Gavirate

Gavirate, 14 novembre 2018 - Non una cattiva maestra, ma una donna «stressata» che soffriva di «sindrome da burnout». Questa l’ipotesi difensiva dell’avvocato Giuseppe Battaglia sul caso della titolare (e maestra) del micronido “Imparare è un gioco” di Gavirate arrestata il 10 maggio. Le accuse: bimbi fatti cadere dalla sedia perché non stavano seduti composti, strattonati, presi per il collo o colpiti in faccia con le ciabatte. In tutto 46 episodi documentati dalle telecamere degli investigatori.

L’asilo era stato chiuso e la titolare di 32 anni, unica educatrice abilitata, era finita ai domiciliari. Mentre la cuoca, che svolgeva anche compiti di insegnante, era stata denunciata. Per quanto riguarda la titolare, «stiamo verificando, con i periti in incidente probatorio, il livello di stress della mia assistitta – spiega l’avvocato –. I risultati saranno disponibili tra qualche settimana». Ma lo stress può giustificare le ciabattate in faccia? «Un livello di stress incontrollabile – dice l’avvocato – potrebbe aver alterato il comportamento della mia assistita. In ogni caso sarà l’esame tecnico a stabilirlo. E sul patteggiamento, la richiesta dipenderà dalla consulenza».