Gallarate, è morto l'ex vicesindaco Massimo Bossi

L'esponente di Forza Italia scomparso durante una gita nel Mar Ionio. Il cordoglio di amici e avversari: "Se ne va una persona molto preparata"

Massimo Bossi, ex vicesindaco di Gallarate

Massimo Bossi, ex vicesindaco di Gallarate

Gallarate (Varese), 12 agosto 2020 - La politica varesina piange Massimo Bossi, ex vicesindaco a Gallarate ed esponente di rilievo di Forza Italia. Il corpo di Bossi, 62 anni, sposato con due figli, è stato trovato morto lunedì pomeriggio nelle acque di Torre Ovo, località marittima in provincia di Taranto, sul Mar Ionio. Secondo quanto è stato ricostruito dai militari della Guardia costiera Bossi era uscito in barca a vela per dedicarsi a immersioni in solitaria. Potrebbe essere stato vittima di un malore o essere caduto in acqua dalla barca. Il pm ha disposto un esame sul cadavere. Quando è stato ritrovato il corpo galleggiava. Indosso aveva maschera e pinne.

La notizia ha iniziato a diffondersi ieri mattina a Gallarate, dove Bossi era noto per la sua attività politica, svolta in Forza Italia, ma anche come imprenditore. Fra i primi a esprimere cordoglio è stato il sindaco, il leghista Andrea Cassani, sul suo profilo Facebook. «Sono incredulo per quanto accaduto - si legge - Al di là dell’appartenenza politica la scomparsa scuote indistintamente tutta la città. Il Massimo che ho avuto modo di conoscere in questi cinque anni era una persona schietta, appassionata del suo lavoro e della sua impresa che negli ultimi anni era cresciuta esponenzialmente. Parlava spesso dei suoi figli e del suo impegno sociale».  Cassani chiude esprimendo, a nome della città, «la vicinanza alla moglie Liliana e ai figli Giacomo e Francesca».

Bossi è stato figura di primo piano nel panorama politico di Gallarate. Ne dà un commosso ricordo Nicola Mucci, primo cittadino del quale Bossi fu apprezzato vice e asssessore all’Urbanistica. «Sono attonito - spiega Mucci, enfant prodige della politica gallaratese quando, nel 2001, fu eletto sindaco a 28 anni - e così tutti i colleghi della giunta. Conobbi Massimo nell’ambito del suo impegno politico. Era una persona preparata. Molto testarda nelle cose che faceva e nei traguardi che si prefissava». Un frammento della vicenda politica che li unì. «Come assessore - racconta Mucci - realizzò un importante obiettivo di programma, con l’approvazione del piano regolatore, vent’anni dopo che era entrato in vigore l’ultimo. Un risultato che rivela la sua ostinazione nel portare a termine i suoi impegni con grande forza e caparbietà, lavorando in equipe con me e gli altri assessori. Un pensiero va anche alla sua famiglia, che conosco bene». Dopo l’esperienza da vicesindaco, Bossi nel 2011 fu il candidato del centrodestra (senza la Lega) per Palazzo Borghi, venendo sconfitto dal centrosinistra di Edoardo Guenzani. Dopo un periodo in cui è rimasto defilato, pur senza mai uscire dal partito, era stato da poco nominato responsabile provinciale del dipartimento attività produttive di Forza Italia. Era molto attivo nella benficenza.