ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Bilanci e contabilità alterati. Imprenditore arrestato: bancarotta fraudolenta

Gallarate, il cinquantottenne di Melegnano aveva società di pulizie e logistica. Sequestrati preventivamente 8,5 milioni e una masseria di lusso in Puglia.

L’indagine dei finanzieri ha permesso di ricostruire le operazioni effettuate dall’imprenditore per alterare i conti

L’indagine dei finanzieri ha permesso di ricostruire le operazioni effettuate dall’imprenditore per alterare i conti

È stato arrestato per bancarotta un imprenditore proprietario di masserie di lusso, attivo nella logistica. Eseguito anche un decreto di sequestro per oltre 8 milioni e mezzo di euro. I finanzieri del comando provinciale di Varese hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari, emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Lodi, su richiesta della Procura, al termine di un’indagine che ha interessato un gruppo di società di logistica e pulizie. Nello specifico, l’attività svolta dalla Compagnia di Gallarate è cominciata con la verifica di diverse società facenti parte del gruppo e, in seguito alla dichiarazione di fallimento, sulla scorta delle operazioni commerciali compiute dall’imprenditore.

L’attività della GdF si è dunque concentrata sulla gestione finanziaria della compagnia, dei bonifici effettuati e degli atti dispositivi di beni mobili e immobili eseguiti con la finalità di spogliarla del proprio attivo. Dagli accertamenti sono emersi fatti che avevano portato al dissesto, in particolare operazioni con società riconducibili all’indagato, cessione di tre beni immobili situati nelle province di Lodi e Firenze per un importo complessivo di circa 350mila euro, veicoli e beni di proprietà della società, il tutto per un importo complessivo pari a oltre 8 milioni di euro.

Nel corso dell’indagine è stato possibile inoltre constatare che l’arrestato ha alterato la contabilità con lo scopo di trarre in inganno il lettore del bilancio, abbattendo l’attivo patrimoniale. Infatti, i pagamenti in questione venivano prima contabilizzati come "finanziamenti infruttiferi". Poi con il cambio del sistema contabile come "anticipi fornitori" e ancora come "fatture da emettere", tutte diciture apparentemente coerenti ma che in realtà nascondevano un intento distrattivo.

L’imprenditore era anche gravato da numerosi debiti tributari. Così, per sottrarsi alle procedure esecutive, aveva trasferito a parenti, amici e prestanome le quote societarie di varie realtà aziendali proprietarie di numerosi immobili, tra cui anche una masseria di lusso in provincia di Brindisi. Al termine delle attività investigative, il rappresentante legale della società è stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari a disposizione del gip di Lodi per l’interrogatorio di garanzia.