Busto Arsizio (Varese), 6 febbraio 2014 - Sono stati fermati dai carabinieri quattro uomini sospettati di essere coinvolti nel gruppo che lunedì ha fatto evadere Domenico Cutrì (chi è - LA SCHEDA) davanti al tribunale di Gallarate (FOTO). Avrebbero fatto parte del commando che ha attaccato il furgone, ferendo due agenti della polizia penitenziaria.

I FERMI - I primi tre sono stati rintracciati mercoledì sera e interrogati tutta la notte nella caserma dei carabinieri di Gallarate. Su loro sono stati raccolti "gravi elementi di colpevolezza", ma hanno negato qualsiasi addebito. I tre sono tutti 30enni pregiudicati residenti nell'alto milanese fra Inveruno e Magenta. Almeno uno di loro ha importanti precedenti penali. Il provvedimento di fermo è stato emesso dalla Procura di Busto Arsizio, dopo l'interrogatorio nella notte avvenuto nella caserma dei carabinieri a Gallarate.

FERMO A NAPOLI - Verso mezzogiorno di giovedì è stata poi fermata una quarta persona accusata di aver fatto parte del commando. I carabinieri di Varese e del comando provinciale di Napoli hanno fermato un pregiudicato originario di Napoli, ma da tempo stabilitosi nell'area a cavallo dell'alto milanese e del novarese. L'uomo si era rifugiato proprio nel capoluogo partenopeo ed è stato intercettato all'uscita del cimitero dove si era recato per portare i fiori sulla tomba del nonno. Insieme ai tre pregiudicati fermati ieri sera, anche quest'ultimo è stato colpito da provvedimento di fermo emesso dalla Procura di Busto Arsizio.

Intanto, i primi tre sono stati trasferiti dalla caserma di Gallarate al carcere di Busto Arsizio. Hanno cercato di coprirsi il volto per non farsi fotografare e riprendere dalle telecamere.

SI CERCA LA FIDANZATA - Sono in corso le ricerche della fidanzata di Antonino Cutrì, morto nell'assalto che ha portato alla liberazione del fratello, Domenico. La donna, scomparsa nei giorni scorsi insieme al figlio di 5 anni, è sospettata di aver avuto un ruolo nell'evasione dell'ergastolano.

LE INDAGINI - Nella tarda serata di ieri erano stati scortati dai militari per accertamenti, sospettando che potessero aver favorito l'evasione di Domenico Cutrì. Sono presenti in caserma il procuratore di Busto Arsizio Gianluigi Fontana e il pm Raffaella Zappatini, oltre ai carabinieri del Comando provinciale di Varese e della Compagnia di Gallarate che stanno conducendo le indagini.

Tra le tre persone non c'è il latitante Cutrì. Suo fratello Antonino Cutrì è morto dopo la sparatoria con la polizia penitenziaria fuori dalla pretura di Gallarate, mentre l'altro fratello, Daniele Cutrì, risulta irreperibile. La madre spera che suo figlio non venga catturato.

Nella giornata di mercoledì erano continuate le ricerche in tutta Italia. I carabinieri avevano effettuato perquisizioni a Meliuccà, il comune di origine della famiglia, in provincia di Reggio Calabria, che non avrebbero dato alcun esito.