Vizzolo, rogo in Comune: si stringe il cerchio

Inquirenti sulle tracce del vandalo-piromane. Lunedì gli uffici riaprono dopo un mese di stop forzato

Il responsabile ha rotto una vetrata e poi gettato all’interno del materiale infiammabile

Il responsabile ha rotto una vetrata e poi gettato all’interno del materiale infiammabile

Vizzolo (Milano), 7 agosto 2020 - Le pareti sono state ritinteggiate con vernice colorata, turchese per la stanza del sindaco e glicine per la sala giunta. E lunedì gli uffici riapriranno al pubblico dopo un mese di stop forzato. In particolare i servizi demografici, i più compromessi dal rogo, torneranno nella loro sede originaria dopo essere stati trasferiti nell’aula consiliare. Il Comune di Vizzolo torna dunque alla normalità, ma l’incendio doloso che ne ha danneggiato i locali resta "una brutta pagina nella storia del nostro paese", dice il sindaco Luisa Salvatori, amareggiata anche perché "da parte delle minoranze politiche non è arrivata una parola di solidarietà per l’accaduto". Intanto proseguono le indagini per cercare di far luce sull’assalto subìto dal palazzo comunale, dove nella notte fra il 6 e il 7 luglio è stata infranta una vetrata e qualche ora dopo si è sviluppato un incendio. Il raid e il rogo sarebbero opera della stessa persona: un uomo adulto, secondo ricostruzioni e testimonianze. Il vandalo-piromane non è stato ancora individuato, ma su di lui potrebbe presto stringersi il cerchio degli inquirenti.

La dinamica dell’accaduto fa propendere per un’azione mirata, ma potrebbe trattarsi anche di uno squilibrato, che ha scelto il proprio bersaglio a caso. Di certo non si tratta del solito gruppo di ragazzini annoiati, in cerca di un diversivo per passare la serata. È presumibile che dopo aver rotto il vetro l’uomo abbia "gettato nei locali del materiale infiammabile che ha raggiunto le tende ignifughe – spiega il sindaco -. Prima si è sviluppato del fumo e a distanza di alcune ore, anche a causa del vento penetrato dalla finestra rotta, è partita la fiamma". L’incendio ha distrutto una scrivania, sulla quale erano appoggiati alcuni fogli, e un fan coil; in tilt l’impianto di allarme. La coltre di fumo si è diffusa nell’intero edificio, anche al piano superiore. Nelle stanze più danneggiate "abbiamo dovuto dare tre mani di vernice per eliminare il nero – ancora il sindaco -. Un grazie agli impiegati, che sono stati bravissimi a lavorare anche da casa e dalle sedi provvisorie, e all’ufficio tecnico che ha organizzato l’intervento di sistemazione". Intanto, a presidio del palazzo comunale sono state messe due telecamere, mentre al momento del rogo non c’erano occhi elettronici a sorvegliare l’edificio. Da lunedì dunque gli uffici torneranno alla normalità, con orari e modalità che fino al 15 ottobre dovranno rispettare le misure anti-covid. I dettagli si trovano sulla pagina Facebook e sul sito del Comune.