Trezzano, RiMaflow ha 6 anni e un futuro

La cooperativa di lavoro autogestita, in festa nella fabbrica occupata, opererà in un nuovo capannone

Massimo Lettieri e la torta che ieri ha riunito le famiglie degli operai RiMaflow

Massimo Lettieri e la torta che ieri ha riunito le famiglie degli operai RiMaflow

Trezzano sul Naviglio (Milano), 4 marzo 2019 - Gioia, allegria, entusiasmo ieri, in via Boccaccio dove ha sede RiMaflow, la cooperativa di lavoro autogestita nata nella fabbrica occupata. Tra gli spazi della cittadella dell’altra economia, gli stand di artigianato e le aree che la cooperativa sociale utilizza per le sue attività, tra i cori e la musica, si è festeggiato il compleanno di un’esperienza che, contro tutto e tutti, è riuscita a garantire posti di lavoro, reddito e dignità a centinaia di persone. Nata dalle ceneri della Maflow, RiMaflow si è dimostrata un esempio di resistenza postmoderna: scardinando i concetti di profitto e di padrone, puntando su quelli di autogestione e salario, hanno messo a punto un nuovo sistema lavoro. Testimonial della giornata è stato Massimo Lettieri, da sempre impegnato nella lotta di sopravvivenza della cooperativa. Tornato libero dopo la brutta vicenda che, lo scorso anno, ha trascinato Rimaflow in un’inchiesta per traffico illecito di rifiuti (e una condanna che lo vedrà scontare due anni in affidamento ai servizi sociali) Massimo è più forte e convinto di prima. Ed è pronto a guidare i suoi compagni in una nuova sfida.

«Oggi è la festa di RiMaflow, di tutti coloro che hanno creduto nel progetto – ha detto Lettieri – Nessuno ci avrebbe scommesso e, solo tre anni fa, nessuno avrebbe pensato che ci saremmo riusciti. Grazie a chi ci ha supportato, a chi ci ha creduto e ha lottato con noi fin dall’inizio, a chi si è aggiunto strada facendo e a chi ci aiuta anche economicamente. Oggi possiamo dire che ce l’abbiamo fatta». E non è stato facile. Tanti i bastoni tra le ruote dei lavoratori che con le unghie e i denti sono rimasti attaccati al loro posto di lavoro, alla voglia di costruire qualcosa che nessun padrone» avrebbe mai potuto portargli via.

«In prigione – spiega Lettieri - ho avuto modo di pensare. Oggi sono convinto più che mai che questa è la strada giusta. Che non dobbiamo mollare, che il nostro lavoro e il futuro ce lo dobbiamo costruire». E così sarà. RiMaflow 2, la nuova cooperativa è pronta a partire con nuove attività, in futuro in un capannone recentemente acquistato nel quartiere Morona che permetterà ai soci di lavorare in piena legalità.