Rozzano, 400 piante morte perché nessuno le annaffia

La protesta degli ambientalisti

L’Associazione per il Parco Sud

L’Associazione per il Parco Sud

Rozzano (Milano), 4 maggio 2018 - L'Associazione Parco Sud torna a protestare per il cuscinetto verde realizzato nell’area commerciale di via Curiel, dove sono morte oltre quattrocento piante. Alcune sentinelle del verde l’altro giorno hanno effettuato un sopralluogo nell’area piantumata lo scorso anno e hanno trovato una distesa di alberelli morti e rinsecchiti. Si tratta di un polmone  verde realizzato come opera di mitigazione ambientale fra il centro commerciale e la tangenziale Ovest, già oggetto di una segnalazione la scorsa estate.

«Lo scorso luglio la nostra associazione, unitamente al comitato Occhi Aperti di Rozzano, aveva segnalato all’amministrazione comunale la morte, per mancanza di innaffiature, della maggioranza dei 400 alberi: fusti di circa 3 metri di altezza, piantati dalla società Fiordaliso come compensazione ambientale nei terreni a ridosso della Tangenziale Ovest – spiega Renato Aquilani, presidente Associazione per il Parco Sud Milano Onlus – Ci era stato risposto che il centro commerciale avrebbe dovuto garantire innaffiature fino alla seconda fioritura delle piante, ovvero questa primavera. Inoltre, ci era stato detto che dopo settembre il Comune di Rozzano avrebbe valutato lo stato dell’arte per eventuali ripiantumazioni: cosa che non è avvenuta e, a vederla ora, l’area sembra una spianata di alberi morti o in difficoltà».

Gli ambientalisti l’altro giorno hanno anche lasciato alcuni striscioni denunciando lo stato di degrado che a distanza di pochi mesi è notevolmente aumentato. «Chiediamo che il Comune ora faccia ripiantare gli alberelli morti – aggiunge Aquilani – perché si tratta di opere dovute alla comunità rozzanese».

Il sindaco Barbara Agogliati spiega: «Già l’estate scorsa dopo le segnalazioni di alcuni cittadini abbiamo sollecitato Fiordaliso a verificare lo stato delle piante nell’area in questione. Abbiamo dovuto attendere la primavera di quest’anno per poter attivare i controlli sull’effettivo attecchimento  e sul numero di piante da sostituire. Abbiamo ricevuto rassicurazioni in tal senso e confidiamo che, anche in base alla convenzione con Fiordaliso sulla cura del verde in quest’area, si proceda per  tempo alla messa in dimora dei nuovi esemplari».