
Un'operazione delle forze dell'ordine contro la prostituzione nel sud Milano
Melegnano, 20 agosto 2014 - Le strade del sud Milano? Strade del sesso. Roccaforti della malavita dove il mestiere più antico del mondo si svolge tranquillamente, giorno e notte a ciclo continuo, 24 ore su 24, in barba alle leggi, alle ordinanze sindacali emesse dai vari Comuni nel tentativo fallito di debellare le lucciole, e a tanta ipocrisia. Infatti se c’è un mestiere che non conosce crisi è quello delle «peripatetiche»: le passeggiatrici. Basta prendere l’auto e fare un giro fra strade statali e provinciali che collegano i principali centri della zona, partendo da Melegnano (barriera dell’A1) e arrivando a Corsico per rendersi conto dell’ampiezza del fenomeno. Ogni piazzola di sosta, ogni sterrato, è occupato dalle belle di notte (e di giorno). Abbiamo fatto un tour percorrendo circa 70 chilometri e abbiamo contato almeno 250 prostitute. Partendo dalle nordafricane e dalle albanesi, che sembrano le padrone della strada, per finire alle ragazze sudamericane e ai trans. Un rapporto sessuale può costare dai 10 euro (di notte anche completo e senza precauzioni) ai 150-200 euro. Uscendo dal casello di Melegnano e imboccando la Sp 40 «Binasca», strada celebre per le sue lucciole, si incontrano decine di giovanissime ragazze albanesi e romene. Costo delle prestazioni 50 euro. Sempre sulla Sp 40 all’altezza di Francolino (frazione di Carpiano), dove campeggiano degli enormi cartelli che annunciano sanzioni fino a 500 euro per coloro che si fermano con le lucciole, convivono le ragazze dell’Est e le nordafricane.
Queste ultime battono di gran lunga la concorrenza, offrendo prestazioni anche a 10 euro e addirittura gratuite se ottengono un passaggio a casa. Altra strada ricca di prostitute, esclusivamente albanesi, è la Sp 164 (che parte dalla Sp 40 e arriva alla Ss 412). Proseguendo il tour si arriva alla rotatoria dove la «Binasca» incrocia la Valtidone. Da qui e fino allo svincolo per Locate c’è un vero mercato del sesso a cielo aperto: trans da 50 euro a salire, Albanesi e romene che chiedono da 30 a 50 euro e le ragazze africane che invece si svendono per pochi euro. Territorio esclusivo delle sudamericane (anche trans) è invece la rotatoria di Siziano, all’incrocio fra la vecchia Sp 28 Vigentina e la Sp 40. Il tratto della nuova Vigentina, quello che collega Pieve (quartiere delle Rose) alla Sp 40, è invece regno incontrastato delle giovanissime schiave del sesso africane che attendono le auto in gruppi di 4-5 e le assaltano letteralmente nel tentativo di conquistare i clienti. Altre strade del sesso sono la statale 35 dei Giovi fino a Rozzano, la Sp 123 (Lacchiarella Basiglio), la zona del Girasole (Sp 105), la Sp 30 Noviglio Roste e la provinciale che collega Trezzano a Zibido san Giacomo, la Ss 494 Nuova Vigevanese (Trezzano - Corsico - Cesano): Est europa, trans, nordafricane. Poche le italiane, che «lavorano» in zona Binasco e rappresentano la «vecchia guardia» della prostituzione locale. massimiliano.saggese@ilgiorno.net