Melegnano, ricercatore premiato per l’energia elettrica dalle piante

Nuova sfida scientifica in India per il biochimico Paolo Bombelli

Paolo Bombelli, 44 anni è stato premiato in occasione della Fiera del Perdono

Paolo Bombelli, 44 anni è stato premiato in occasione della Fiera del Perdono

Melegnano (Milano), 5 aprile 2018 - «Non mi è mai piaciuta la definizione di cervello in fuga. Non nascondo le difficoltà della ricerca in Italia, ma io non sono fuggito. Non mi piacciono i confini, né quelli mentali né quelli nazionali. Ho la fortuna di adattarmi facilmente e non mi è mai pesato trasferirmi da un luogo a un altro». Dopo aver contribuito alla scoperta di un bruco “mangia-plastica”, che potrebbe essere un antidoto contro l’inquinamento del pianeta, il biochimico Paolo Bombelli è in partenza per l’India, dove cercherà di produrre energia elettrica usando piante locali e acque reflue. Ecco dunque una nuova sfida per il ricercatore 44enne nato a Lodi e cresciuto a Melegnano, la città che nei giorni scorsi gli ha tributato la benemerenza civica in occasione della Fiera del Perdono. Da dieci anni il ricercatore vive a Cambridge, dove lavora in università. Poco più di un anno fa, in team con altri studiosi, ha scoperto che la tarma della cera, un bruco comunemente usato come esca dai pescatori, è in grado di mangiare e degradare il polietilene, il materiale del quale sono fatte, ad esempio, le buste di plastica.

«La scoperta è da attribuire ai colleghi che lavorano in Spagna e fanno capo a Federica Bertocchini. In questo progetto il mio ruolo è stato di aiuto e supporto - ricorda il melegnanese -. Alla base del meccanismo che porta alla distruzione della plastica vi è certamente un’azione meccanica, ma forse anche un’azione enzimatica, quest’ultima probabilmente mediata da batteri che vivono in associazione col bruco. Tutto ciò è soggetto d’investigazione e potrà essere confermato o smentito dai prossimi risultati. Sfortunatamente non sempre le ricerche procedono alla velocità che vorremmo». Nelle ipotesi più rosee, le applicazioni di questa scoperta potrebbero essere usate per ridurre l’inquinamento attraverso l’eliminazione dei residui di plastica. E non è finita. «Io mi occupo di capire come poter usare gli elettroni che vengono generati da organismi fotosintetici - prosegue -. Questo per produrre corrente, biomassa e magari trattare acque reflue. Domani partirò per Bangalore, nel Sud dell’India, dove proveremo ad avviare un piccolo impianto per la produzione di corrente usando piante locali e acqua reflua. Resterò lì due settimane, poi seguirò il progetto a distanza». Pur nel suo essere un globetrotter, Bombelli ha conservato un forte rapporto con la sua città d’origine.

«Sono cresciuto tra Melegnano e Mulazzano, dove fin da piccolo giocavo nell’officina di mio papà, che faceva il fabbro - spiega -. I miei genitori vivono a Melegnano, che ha una storia lunga e interessante. Proprio andando via da questo luogo sono stato curioso di imparare e scoprirne le origini, che racconto sempre con piacere ai colleghi stranieri». Durante il Perdono, Paolo Bombelli è stato premiato dal Comune con la medaglia d’oro nella sezione “giovani”. Oltre a lui hanno ricevuto la medaglia la docente Adriana Santoro Dolcini e Giovanni Radaelli, storico clarinettista della banda cittadina.