FRANCESCA SANTOLINI
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Corsico, caccia al pirata che ha investito la bimba sui video di via Ludovico il Moro

Si fanno sempre più serrate le ricerche per individuare chi ha travolto la bambina egiziana di 8 anni che stava attraversando la strada

I soccorsi dopo l'investimento della bambina sulle strisce pedonali

Corsico (Milano), 12 agosto 2019 - Si fanno sempre più serrate le ricerche del pirata della strada che, venerdì sera, ha travolto una bimba egiziana di 8 anni che stava attraversando la strada sulle strisce pedonali, all’altezza del semaforo di via Milano. Senza nemmeno voltarsi e fermarsi a prestare soccorso, a bordo di uno scooterone grigio, il motociclista si è allontanato sul ponte di Corsico. Da quell’ultimo avvistamento, di lui non si hanno più tracce. Da giorni gli agenti della polizia locale stanno guardando e riguardando le immagini delle telecamere alla ricerca di qualche dettaglio che ne permetta l’identificazione del motociclista, ma fino ad ora nulla.

Per questo i vigili hanno chiesto ai colleghi di Milano di poter visionare gli occhi magici puntati sulla via Ludovico il Moro, il tracciato milanese della vecchia vigevanese che, nel luogo dell’incidente, prende il nome di via Milano. In giornata dovrebbero avere le registrazioni delle telecamere del capoluogo che, rispetto alle altre, sono più performanti e chiare, anche nelle ore notturne. Oltre a questo, sabato sera e ieri pomeriggio, gli agenti del comando corsichese hanno organizzato controlli nei luoghi sensibili, quelli maggiormente frequentati da gang di ragazzotti o da pregiudicati. Si cerca in quegli ambienti il pirata che senza pietà, ha tirato dritto falciando la piccola che, insieme alla mamma, al fratellino e alle persone scese dal bus, stavano attraversando la strada per fare ritorno a casa.

Le sue condizioni, ora, sono stazionarie: l’urto è stato violento, la ragazzina cadendo ha subito diversi traumi e fratture. Ricoverata al San Raffaele è in coma farmacologico ma non è più in pericolo di vita. Mentre la gente si stringe in un abbraccio simbolico alla famiglia, gli agenti non si danno pace e continuano l’attività di indagine iniziata venerdì alle 22. Un’attività no stop che a distanza di giorni non si è ancora interrotta per non vuole lasciare nulla di intentato. Lavorando giorno e notte, gli agenti vogliono scrivere un nome nel fascicolo di indagine aperto, per ora verso ignoti.

Per ora sono due le accuse mosse: omissione di soccorso e lesioni gravi e gravissime aggravate. Nel corso delle indagini, però, i reati potrebbero aumentare e coinvolgere più persone. Come, per esempio, chi sa e non parla.