Rozzano, la casa acquistata all’asta diventa un incubo

Imprenditore minacciato dall’ex proprietario: "Faccio saltare tutto"

I carabinieri

I carabinieri

Rozzano (Milano), 6 giugno 2018 - Tentativo di estorsione ai danni di un rozzanese: in manette un egiziano di 34 anni arrestato, in flagranza di reato, dai carabinieri. Il nordafricano pretendeva diecimila euro dall’uomo che aveva acquistato la sua casa all’asta, altrimenti l’avrebbe fatta saltare in aria. Una brutta storia quella vissuta un noto imprenditore, rappresentante legale della cooperativa Servizi Ferri, il quale recentemente aveva acquistato all’asta un appartamento in via Curiel, a Quinto de’ Stampi. L’alloggio era di proprietà del 34enne che, dopo aver regolarmente pagato le prime rate del mutuo, ha smesso di effettuare i versamenti alla banca. Da qui la decisione dell’istituto di credito, dopo aver esperito i tentativi di recupero delle somme non pagate, di mettere all’asta l’alloggio.

Mentre procedevano le pratiche per l’asta giudiziaria,  il proprietario moroso, non solo non ha lasciato l’appartamento ma ha anche subaffittato alcune stanze a degli albanesi. Nel frattempo l’imprenditore rozzanese, divenuto regolarmente proprietario dell’abitazione, ha iniziato le procedure per impossessarsi dell’immobile e sono cominciati i primi problemi. In casa si è trovato infatti l’egiziano in compagnia dei giovani albanesi che erano in subaffitto e che non volevano andare via. Fatto che immediatamente ha denunciato ai carabinieri della tenenza di Rozzano.

I militari, guidati dal luogotenente Massimiliano Filiberti, si sono presentati alla porta dell’abitazione e sono riusciti a fare uscire gli inquilini abusivi albanesi e contestualmente a sfrattare l’ex proprietario moroso. Ma i problemi per l’imprenditore rozzanese non erano finiti. Durante le operazioni di sgombero delle masserizie lasciate dal precedente proprietario, gli operai e lo stesso imprenditore hanno ricevuto numerose minacce e richieste di soldi. La situazione è diventa pericolosa, infine, lunedì mattina, quando, l’egiziano tornato alla carica, è entrato nell’appartamento e, dopo aver minacciato di farlo esplodere, ha anche aggredito il nuovo proprietario.

«Non me ne vado se non mi dai 10 mila euro. Se non paghi faccio saltare tutto», queste le minacce dell’uomo, che ha anche accusato l’imprenditore di avergli sottratto un borsone contenente duemila euro in contanti e un telefono cellulare. Borsa che avrebbe lasciato in casa e che non c’era più. Fatto smentito dagli stessi carabinieri che, quando avevano sfrattato il 34enne, lo avevano invitato a portare via tutti gli oggetti di valore ancora in casa. Solo un nuovo intervento dei militari, arrivati sul posto durante l’ultimo tentativo di estorsione, ha messo fino all’incubo dell’imprenditore.