Assago, Sos scabbia alla Rsa: 13 contagiati

Epidemia nella residenza Pontirolo. Anziani subito messi in quarantena e profilassi per tutti gli ospiti

La residenza Pontirolo di via Volta dà ospitalità a sessanta anziani

La residenza Pontirolo di via Volta dà ospitalità a sessanta anziani

Assago (Milano), 8 dicembre 2019 - Il primo caso è stato riscontrato circa una settimana fa. Poi, nel giro di poche ore, i pazienti sono diventati tredici, tutti con la stessa diagnosi: contagio da scabbia. Per alcuni si tratta di una forma più lieve, presa appena in tempo prima che si potesse diffondere, per altri l’infezione è conclamata. Alla Rsa (residenza sanitaria assistenziale) Pontirolo di via Volta è stato avviato "immediatamente il protocollo di gestione dei contagiati", spiega il presidente della Fondazione Pontirolo, Francesco Magisano, che ci tiene a chiarire che "la situazione è sotto controllo"I contagiati sono tutti anziani over 65 della casa di riposo che conta sessanta ospiti in totale. I colpiti dall’infezione da scabbia sono stati isolati in reparti speciali e protetti per evitare la diffusione e il contagio soprattutto degli altri ospiti, soggetti con patologie o di età avanzata, quindi più vulnerabili. Ancora per qualche giorno, finché il pericolo non sarà scongiurato, i malati dovranno rimanere in una sorta di quarantena, assistiti 24 ore su 24 dagli operatori della Cooperativa Elleuno che gestisce con il proprio personale (circa cinquanta persone) gli anziani che vivono alla Pontirolo. "L’emergenza è stata gestita immediatamente - assicura Magisano -: appena confermata l’infestazione, abbiamo chiamato uno specialista dermatologo per ulteriori controlli e accertamenti. Poi abbiamo proceduto con la somministrazione della profilassi per tutti gli ospiti, anche per chi non presentava segni del contagio, per estrema sicurezza. Una profilassi che hanno seguito anche gli operatori e gli addetti alla cura degli anziani. Gli specialisti sono al lavoro per capire l’origine del contagio, ma non è semplice".

È infatti complesso riuscire a isolare i casi e individuare l’origine della diffusione. Un elemento, almeno per ora, è certo: nessun componente della cooperativa è risultato infetto. Significa che il contagio, con ogni probabilità, è arrivato da fuori, magari da un famigliare in visita al parente. "La cosa importante, ora, è che i pazienti siano stati messi sotto cura subito - ancora Magisano -, essendo anziani sono più vulnerabili e necessitano di massima attenzione". Esclusa da Ats, interpellata come da prassi, qualsiasi responsabilità della struttura, giudicata dagli ispettori come salubre, con condizioni igieniche ottimali e senza criticità. "Il nostro specialista è ancora al lavoro per integrare con dati specifici la relazione di Ats - spiega il presidente della casa di riposo -. Nei prossimi giorni saremo in grado di comunicare nel dettaglio ogni aspetto, ma ci tengo a tranquillizzare tutti, soprattutto le famiglie dei nostri ospiti: l’emergenza è stata affrontata nel migliore dei modi". I contagiati sono ora sottoposti a un trattamento a base di pomate e unguenti da applicare sulla pelle, mentre la profilassi per gli altri prevede l’assunzione di una pastiglia. La scabbia è, da manuale, una "infestazione da acari che provoca rigonfiamenti sulla cute e arrossamenti, causando intenso prurito". Si trasmette attraverso il contatto fisico, per questo i casi più frequenti si verificano all’interno delle scuole e delle case di riposo, dove vivono comunità di persone. I sintomi, soprattutto il prurito e le piccole lesioni alla pelle, possono persistere anche per alcune settimane. Le persone più colpite sono quelle con un sistema immunitario più debole, quindi bambini, anziani e persone con patologie che abbassano le difese contro l’infestazione di questo acaro.