"Lecco sconfitto ad Ascoli: salvezza sempre più un miraggio"

Il Lecco subisce una pesante sconfitta ad Ascoli compromettendo le speranze di salvezza. Decima sconfitta nelle ultime 11 partite, con la difesa che fa acqua da tutte le parti. Situazione critica anche fuori dal campo, con polemiche e indagini in corso. Allenatore rischia l'esonero.

di Fulvio D’Eri

Il Lecco perde nettamente ad Ascoli e vede ridotte al lumicino le speranze di salvezza. Decima sconfitta, nelle ultime 11 partite, per la formazione bluceleste che, ieri pomeriggio nelle Marche, ha probabilmente detto addio alla possibilità di abbozzare una rimonta, perdendo per 4-1 contro l’Ascoli, squadra anche essa con l’acqua alla gola che non vinceva in casa da metà dicembre, e precipitando a 10 punti dalla zona playout.

Tanti, tantissimi, sia perché mancano solo 8 gare alla fine sia perché i ragazzi di Alfredo Aglietti non vincono dal giorno di S. Stefano sia perché la fase difensiva fa acqua da tutte le parti.

Soltanto la matematica, ora, tiene vivo un Lecco che ha trascorso una settimana assai tribolata, a causa delle pesanti dichiarazioni del patron Di Nunno che, parlando di possibili combine in un momento di ira nel post match col Palermo (prima di scusarsi), ha ovviamente innescato polemiche anche all’interno del gruppo e "costretto" la Procura della Figc ad aprire un’inchiesta. A Lecco è caos. E la pesante sconfitta di ieri in casa dell’Ascoli potrebbe far traballare ancora una volta la panchina di Aglietti, vicino all’esonero dopo il ko col Sudtirol di due settimane fa. E dire che ieri l’inizio pareva promettente.

Dopo un gol annullato all’Ascoli al 4’ minuto, per un fuorigioco di Streng, il Lecco passa in vantaggio. Angolo dalla sinistra di Lepore, Viviano cicca l’uscita, consentendo a Capradossi di colpire di testa e di indirizzare la palla verso la rete. Ma Zedadka allarga il braccio e tocca la sfera con la mano. L’arbitro richiamato dal Var, dopo 5’ minuti, concede il rigore che Lepore trasforma. Il vantaggio dura poco.

Al 19’ Rodriguez viene steso in area da Ierardi. Rigore netto che Caligara non sbaglia. Al 40’ su una palla innocua, Lemmens e Capradossi cincischiano, Masini si inserisce e viene colpito da Capradossi. Per l’arbitro è rigore e Caligara non sbaglia siglando il gol del 2-1. Ad inizio ripresa il Lecco mette in campo il tutto per tutto ma Viviano è pronto a respingere le conclusioni di Buso e Crociata.

E al 26’ l’Ascoli la chiude con un grandissimo gol di capitan Bellusci che, su respinta della difesa dopo un calcio d’angolo, spedisce la palla sotto l’incrocio con un sinistro di controbalzo. A 4’ dal termine dormita di Capradossi e Duris dal limite infila Melgrati con un sinistro imparabile nell’angolino per il 4-1. Per il Lecco è notte fonda.