MICHAEL CUOMO
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Il Monza ha un trend da invertire. Palladino: "Meriteremmo più punti"

Il tecnico affronta la Lazio dopo cinque gare senza vittorie in Serie A: "La squadra non ha mollato"

Il Monza ha un trend da invertire. Palladino: "Meriteremmo più punti"

Il Monza ha un trend da invertire. Palladino: "Meriteremmo più punti"

Barcellona è la meta europea tra le più romantiche del caIcio: Maurizio Sarri, per esempio, sognava di giocarvi in Champions League con la sua Lazio qualche mese fa. Per il Monza, invece, è diventato il nuovo punto di partenza dalla sfortuna che ha colpito prima Caprari, quindi Izzo, fino a Ciurria. Tre degli elementi più importanti del primo Monza di Palladino, che per motivi diversi sono dovuti ripartire dalla clinica del professor Ramon Cugat. La notizia dell’"intervento di artroscopia diagnostica al ginocchio destro, con riscontro di lesione menisco laterale e conseguente sutura meniscale" per Ciurria, Raffaele Palladino la commenta così: "il calcio sarebbe più bello se non ci fossero infortuni, ma fanno parte dello sport e del nostro lavoro", facendo trasparire il suo lato da sognatore che continua a dargli entusiasmo nella sua avventura in panchina.

A proposito di Maurizio Sarri, la Lazio di stasera sarà ben altra roba. In panchina c’è Tudor che ha ridato spirito a una squadra che di stimoli sembrava non averne più. Di contro ci sono Pessina e compagni che quegli stimoli non smettono di averli da inizio stagione nonostante le difficoltà. Ecco perché "quello che abbiamo fatto quest’anno è un qualcosa di straordinario", dice l’allenatore che non è nuovo a una sottolineatura di questo tipo. Soprattutto adesso, che il suo Monza arriva da cinque partite senza vittorie, il periodo di digiuno più lungo da quando è alla guida dei grandi: "In queste cinque partite sono mancati i punti, ma per le prestazioni fatte avremmo meritato di più - dice Palladino -. Crescita, mentalità e prestazione sono sempre al primo posto e la squadra non mi ha mai dato la sensazione di aver mollato". Il focus sul presente, senza puntare le antenne al futuro, anche perché studiare le contromosse sarà più complicato su un allenatore, Tudor, in sella alla nuova squadra da poco. La sfida in panchina, però, è anche un richiamo a un passato che arriva fino alla Juventus di Marcello Lippi: a quei tempi Palladino era un ragazzo aggregato ai grandi, alle prime battute di una carriera arrivata, tra campo e fuori, fino a qui. Ora, da mina vagante del campionato, punta a finire in grande senza porsi limiti. Con un Dany Mota in più, che torna disponibile dal problema alla caviglia.

(4-2-3-1): Di Gregorio; Birindelli, Izzo, Pablo Marì, Kyriakopoulos; Akpa Akpro, Bondo; Colpani, Pessina, Zerbin; Djuric. LAZIO (3-4-2-1): Mandas; Patric, Romagnoli, Hysaj; Marusic, Guendouzi, Kamada, Zaccagni; Felipe Anderson, Luis Alberto; Immobile.

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