Vendita Milan a RedBird, ricorso d'urgenza. Cosa sta succedendo?

Blue Skye, l'ex socio di minoranza nella gestione Elliott, si appella al Tribunale di Milano per annullare la cessione

Gerry Cardinale e Paolo Maldini

Gerry Cardinale e Paolo Maldini

Con un ricorso d'urgenza, depositato alla Sezione specializzata in materia di impresa del Tribunale di Milano, la società lussemburghese Blue Skye, ex socio di minoranza nella gestione del Milan, ha chiesto, in sostanza, di bloccare la vendita del club rossonero dal fondo Elliott a RedBird di Gerry Cardinale, il cui closing è stato perfezionato a fine agosto. Blue Skye e la sua controllante Luxembourg Investment Company lamentano di non aver mai "potuto ottenere alcuna informazione su questa vendita, alla quale erano direttamente interessate". Il ricorso delle società lussemburghesi, che analoghi procedimenti hanno avviato già in Lussemburgo e a New York, sarà discusso domani in un'udienza davanti al giudice Angelo Mambriani. Nella causa civile milanese intentata contro il gruppo Elliott, come si legge nell'atto firmato dagli avvocati Maurizio Traverso, Emanuele Breggia e Federico Cerboni, Blue Skye e la sua controllante, che entrarono nel 2017 in Project Redblack (società costituita per l'operazione di investimento nel Milan), contestano una "condotta fraudolenta" ai loro danni nella vendita della società rossonera da Elliott a RedBird. E chiedono nel merito la "nullità radicale ed inefficacia di tutti gli atti" e prima di tutto dell'accordo del 26 maggio scorso «per l'acquisto delle azioni» tra Elliott e il fondo di Cardinale. In particolare, nel ricorso cautelare in discussione domani (una decisione arriverà nei prossimi giorni) le società lussemburghesi chiedono che il giudice adotti un provvedimento d'urgenza per inibire la «esecuzione» degli accordi sulla cessione del Milan.