Milan, ecco Messias: scaricava frigoriferi, ora giocherà la Champions League

La favola del brasiliano appena approdato in rossonero: l'arrivo in Italia, il primo lavoro come fattorino, l'inizio con i dilettanti, poi il Crotone. Adesso la grande occasione

Junior Messias, nuovo colpo del Milan

Junior Messias, nuovo colpo del Milan

Spesso si dice: “meglio tardi che mai” e probabilmente non c’è frase che racchiuda e rappresenti meglio la parabola di Junior Messias, nuovo acquisto del Milan. L’ex Crotone è brasiliano, arrivato in Italia ormai 10 anni fa, ma solo oggi, a 30 anni, riesce a raggiungere un grande club.

Gli inizi e l'occasione con il Casale

Junior nasce a Belo Horizonte nel 1991, la sua passione per il calcio è marcata sin da piccolino. Infatti, dopo anni di tornei provinciali e campetti sabbiosi, entra nelle giovanili del Cruzeiro, la squadra della sua città, a 17 anni. Messias trascorre tre anni nella squadra di Belo Horizonte senza riuscire a calcare il prato del magico Mineirao, lo stadio che sognava fin da bambino. Una volta appreso che al Cruzeiro non c’è spazio per lui, Junior decide di buttarsi in un’avventura: abbandonare il suo paese natale, il Brasile, per raggiungere il fratello che si era trasferito da anni in Italia.

Una volta arrivato nel Bel Paese, Junior deve trovare un lavoro con cui guadagnarsi da vivere e, al momento del suo arrivo in Italia, il calcio non poteva garantirgli determinate garanzie: Messias inizia dunque a lavorare per una società di elettrodomestici come fattorino. Il pallone però rimane un elemento imprescindibile nella vita di Junior, tanto che nel tempo libero si organizza per giocare in una squadretta di promozione della provincia di Torino. Ed è proprio qui che la carriera calcistica di Junior inizia a prendere quota. Infatti nel 2015, il talento del brasiliano viene notato da Ezio Rossi, tecnico del Casale, squadra che milita in Eccellenza.

A Casale Monferrato Messias firma dunque il primo contratto da calciatore in Italia e in una sola stagione convince tutti delle sue qualità. Ezio Rossi, che se n’era subito innamorato in un campetto di periferia, lo descrive così: “A parte la punta centrale, dalla metà campo in su può fare qualsiasi ruolo Può fare l’esterno sinistro, il trequartista, la seconda punta, ha facilità di corsa e intelligenza tattica per potersi adattare a qualsiasi ruolo. Ha qualità non solo tecniche ma soprattutto fisiche, quella è la sua forza.”

In una sola stagione con la casacca nerostellata, Messias mette a segno 21 gol in 32 presenze mettendo il suo timbro sulla promozione in D e facendo girare parecchie teste. Dopo una grande annata, per Messias arriva la chiamata del Chieri altra piccola società che milita in D, con cui riesce a vincere la Coppa Italia di categoria sempre in una grande stagione da 14 gol in 33 apparizioni. L’anno successivo, il 2017, la Pro Vercelli, ai tempi ancora in Serie B, si interessa a lui, ma l’affare non va in porto perché nel campionato cadetto non è possibile tesserare giocatori extracomunitari provenienti dal dilettantismo.

La consacrazione tra Gozzano e Crotone 

Dopo qualche mese di inattività, Junior trova casa nel Gozzano, sempre in Serie D: nei due anni seguenti, il brasiliano trascina la società novarese al ciclo più vincente della sua storia con tanto di promozione in Serie C 2017-18, riuscendo anche a confermare la categoria nella stagione successiva. I gol, le giocate e i risultati del brasiliano fruttano diverse chiamate da categorie superiori e, nel gennaio 2019, viene tesserato dal Crotone, che lo lascia in prestito in Piemonte fino a giugno.

All’alba dei 28 anni Messias fa dunque il suo esordio in Serie B. La sua prima stagione con i calabresi è abbastanza positiva con 6 gol e 6 assist che aiutano la squadra a guadagnare la promozione in A. L’impatto con la Serie A è davvero ottimo: nonostante il Crotone non sia riuscito a evitare la retrocessione, Messias, insieme alla punta Simy, viene indicato all’unanimità come uno dei migliori calciatori del rossoblù grazie ai 9 gol e 4 assist in 36 presenze. Nel massimo campionato italiano, Messias si è fatto conoscere grazie alle sue giocate e al suo dribbling.

Il dribbling è diventato il tratto caratteristico di Junior, tanto che nella passata stagione di Serie A, solo l’ex Udinese De Paul è riuscito a completare più dribbling a partita del brasiliano. Proprio riguardo questa caratteristica mister Giovanni Stroppa, suo allenatore negli anni a Crotone, dice: “Ha una capacità di stare in campo come pochi. Salta l’uomo sempre, nel breve e a campo aperto. È generoso, rincorre e ha resistenza. E vede la porta Per me non ha limiti”.

Anche Paolo Maldini ha visto queste qualità nel 10 brasiliano, tanto che l’ex capitano rossonero si è dovuto battere in prima persona per convincere la proprietà, non troppo convinta a investire su un trentenne, della bontà dell’operazione. Una cosa però è già certa: Junior non ha mai mollato e ha sempre creduto di poter arrivare a un alto livello del calcio professionistico. Da oggi è un nuovo giocatore del Milan e, a trent’anni, con ogni probabilità, farà il suo esordio in Champions League: perché per Messias, non è mai troppo tardi.