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Bufera sulle frasi sessiste, ma il capo di Tokyo 2021 non si dimette

Yoshiro Mori sotto accusa per aver detto che "le donne parlano troppo"

Yoshiro Mori, presidente del comitato organizzatore dei Giochi di Tokyo

Milano, 5 febbraio 2021 - Scuse sì, dimissioni neanche per idea. Così ha concluso, almeno per ora, l'incidente diplomatico che lo ha visto protagonista Yoshiro Mori, 83enne presidente del comitato olimpico di Tokyo 2021. "Di solito alle riunioni dove ci sono troppe donne tra i partecipanti si perde più tempo del necessario". Con questa frase Mori aveva rigettato in una videoriunione straordinaria del direttivo la proposta di aumentare il numero delle donne presenti al 40% del totale. A oggi, infatti, il comitato esecutivo è composto da 24 esponenti, di cui solo 5 donne. Una proposta di ampliamento delle "quote rosa" che quindi sarebbe stata perlomeno legittima.

Yoshiro Mori, però, non si è limitato ad affermare il carattere secondo lui ciarliero del genere femminile. Il presidente del comitato olimpico ha rincarato la dose citando la propria esperienza da presidente della Federazione di rugby: "Se una donna alza la mano per intervenire, le altre pensano di essere obbligate a rispondere, e alla fine tutte quante si ritrovano a parlare". Inevitabile quindi la ridda di polemiche, che hanno bollato queste frasi come "sessiste". Inevitabili anche le scuse dello stesso Yoshiro Mori: "Quello che ho detto è contrario allo spirito olimpico e riconosco che era inappropriato". Nessun accenno, però, alle dimissioni.

Quella di Yoshiro Mori è l'ultima figuraccia in ordine di tempo di un presidente del mondo sportivo nei confronti delle donne. Basti pensare a quella che in Italia costò di fatto il posto della Lega Nazionale Dilettanti a Felice Belloli