ANDREA FACCHINETTI
Sport

Bellucci, impresa sull’erba inglese: "Ma il mio ’piano B’ è il cemento"

Nonostante la sconfitta, il 24enne lombardo tocca un nuovo best ranking Atp alla vigilia dei tornei americani

Nonostante la sconfitta, il 24enne lombardo tocca un nuovo best ranking Atp alla vigilia dei tornei americani

Nonostante la sconfitta, il 24enne lombardo tocca un nuovo best ranking Atp alla vigilia dei tornei americani

Sale di gradino in gradino Mattia Bellucci nella scala del grande tennis mondiale. Il 24enne bustocco ha salutato il mitico torneo di Wimbledon dopo la sconfitta rimediata da uno degli idoli di casa, Cameron Norrie, ma torna da Londra con la certezza di toccare un nuovo best ranking nella prossima classifica Atp (al momento è numero 63 del mondo) e avere raggiunto per la prima volta in carriera il terzo turno in un torneo del Grande Slam. Tutti segnali di quanto sia magari lenta, ma costante la crescita del tennista che si allena insieme a Fabio Chiappini alla Malpensa Tennis Academy. Se l’anno scorso Bellucci si presentò sull’erba più famosa del mondo passando dalle qualificazioni e disputando contro Brian Shelton un match in cui si è arreso solamente al quinto set, stavolta il suo cammino è stato differente.

Entrato direttamente nel tabellone principale, ha battuto strada facendo la wild card locale Oliver Crawford e la testa di serie numero 23 Jiri Lehecka, prima di arrendersi a un avversario che è cresciuto sul verde e per esperienza a questi livelli ancora lo sovrasta. Una lezione che Mattia ha incassato in modo costruttivo, conscio che il cammino è ancora lunghissimo e i suoi limiti sono tuttora da scoprire. "Giocare su palcoscenici così importanti è difficile – ha confermato Bellucci dopo la partita contro Norrie –, non avevo mai giocato in carriera con così tanto pubblico in tribuna. L’obiettivo con cui sono entrato in campo era quello di divertirmi, poi ho incontrato delle difficoltà a causa della forza del mio avversario, ma va bene così. Sto facendo grossi passi avanti, le mie migliori prestazioni arrivano quando lavoro in modo preciso in allenamento e mi presento in partita libero da condizionamenti. Wimbledon è stata la riprova che può essere utile per migliorarmi, voglio tornare a Londra per giocare partite migliori". Accanto a un intenso lavoro di campo, Bellucci si sta giovando della collaborazione con uno psicologo di fama internazionale come Giuseppe Vercelli, che lo sta guidando in questa affascinante avventura.

"In certe occasioni fatico a trovare il piano B quando mi trovo in difficoltà, credo si tratti soprattutto di un percorso di adattamento a un nuovo livello di gioco che sto frequentando da non molto tempo. Quel che è certo è che non voglio fermarmi qui". Anche perché la seconda parte della stagione gli propone il ritorno sull’amato cemento dopo un paio di settimane di meritato riposo. Mattia sarà al via dell’Atp 500 di Washington dal 21 luglio, la settimana successiva si cimenterà nel Masters 1000 di Toronto, in un periodo dell’anno in cui gli scadranno cambiali importanti in termini di punti (circa 400 da luglio a dicembre), per i risultati preziosi ottenuti nella calda estate nordamericana del 2024, a partire dai quarti di finale nell’Atp250 di Atlanta, per continuare con la finale nel challenger di Cary e il secondo turno agli Us Open proveniente dalle qualificazioni, quando venne battuto dall’australiano O’Connell, ma si tolse la soddisfazione di vincere il primo match della carriera in uno Slam eliminando addirittura un ex vincitore di Major come Stanislav Wawrinka.

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