David Lynch: 75 anni di cinema e genio / FOTO

Il regista di Velluto Blu e Twin Peaks è diventato un monumento della Settima Arte, senza farsi mai catalogare

David Lynch è nato il 20 gennaio 1946

David Lynch è nato il 20 gennaio 1946

Milano, 19 gennaio 2021 - Genio, certo, lo riconoscono  tutti,. Ma anche non catalogabile, spiazzante, lunare. David Lynch, monumento del cinema americano contemporaneo compie 75 anni il 20 gennaio. Nato a Missoula nel Montana, classe 1946, un'adolescenza girovaga dietro al padre, negli Anni 60 arriva a Philadelphia per studiare all'Accademia di Belle Arti  e l'arte sarà il cemento  della sua vita: dalla pittura alla fotografia, fino ovviamente al cinema. Proprio il suo primo "corto" "Six figures getting sick" nasce da un suo quadro.

Nel 1971 lo sbarco a Los Angeles e il primo azzardo: il debutto nel lungometraggio con  una storia onirica e inquietante (e commovente) intorno a un feto mostruoso (che si dice creato da quello di un vitello, poi seppellito con tanto di cerimonia funebre inscenata, ma intorno è nata subito una leggenda). "Eraserhead - La mente che cancella" gli costerà quasi sette anni di lavoro: il risultato, spiazzante, sembrava impossibile da distribuire. Ma l'interesse intorno all'opera la fa sbarcare nei circuiti cinematografici notturni e nei festival europei. E'  l'inizio di tutto.

Nel 1980 grazie a un gruppo di estimatori aggancia Mel Brooks che decide di produrre "The Elephant Man", la straziante storia del "fenomeno da baraccone" Merrick, in epoca vittoriana: girato in bianco e nero, sarà un trionfo pubblico e critico (9 le candidature agli Oscar) e darà il via a quella poetica dei freaks che lastricherà la strada del regista.

Nel 1984 l'incontro con il produttore Dino De Laurentiis per la grande occasione, la trasposizione della sci-fi novel "Dune": sarà uno scontro sul montaggio (da quel momento Lynch chiederà il final cut per i suoi lavori) e sul risultato. Un poderoso fiasco sotto tutti i punti di vista. Il sodalizio però prosegue due anni dopo con "Velluto Blu", disturbante rielaborazione del gangster movie, nel cast Isabella Rossellini (con cui avrà una lunga relazione, ma nel frattempo Lynch si sposa 4 volte), una colonna sonora nostalgica e i pericoli della provincia.

Seguiranno una Palma d'oro per "Cuore selvaggio", un autentico cult cinefilo, e   l'avventura televisiva con "I segreti di Twin Peaks", una summa del suo stile e della sua poetica, che farà impazzire i fan, pure grazie alla colonna sonora di Angelo Badalamenti, creerà tormentoni, parodie e imitazioni, anche se durerà due stagioni (fino al ritorno del sequel a sorpresa nel 2017, per i Cahiers du Cinéma, l'anno dopo, sarà "il miglior film"). Andrà (molto) peggio con il prequel cinematografico, "Fuoco cammina con me".

Poi la carriera di Lynch sarà un ottovolante di premi, fiaschi, sparizioni e ritorni: dall'enigmatico Strade Perdute a Inland Empire, dal toccante Una Storia Vera, un omaggio alla grande provincia americana, percorsa su trattore, allo spiazzante e celebrato Mulholland Drive, ancora premiato a Cannes per la regia, quindi un Leone d'oro alla carriera. Ma il cinema diventa "una delle sue occupazioni, l'amore per l'arte resta invece totalizzante. Le intuizioni, continue: l'anno scorso in piena pandemia ha pure organizzato dei corsi di meditazione trascendentale per medici e infermieri. "Le idee? Basta tenere gli occhi aperti". Ma non tutti riescono a spalancarli come lui.