Filati colorati ad ogni angolo e sferruzzatrici

Barzanò celebra la Giornata del lavoro a maglia rivestendo alberi e segnali stradali con opere d’arte in arrivo da tutto il mondo

Migration

BARZANO’ (Lecco)

di Paola Pioppi

Sabato 11 giugno, tutto il mondo celebrerà la Giornata Mondiale del Lavoro a Maglia in pubblico: un evento trasversale, aggregante, capace di valorizzare un’infinità di talenti, che coinvolge dagli artisti tessili fino alle manualità delle migliaia di persone appassionate di maglia e uncinetto. A Barzanò questa giornata sarà celebrata con uno Yarn Bombing allestito da venerdì 10 a domenica 12, in tutto il centro del paese. Quasi 300 installazioni provenienti dall’Italia e dal mondo, realizzate da persone di ogni età che negli ultimi mesi si sono impegnate per arrivare a questo appuntamento con le loro creazioni. Yarn Bombing letteralmente significa "bombardamento di filati", ma in realtà è una definizione intraducibile: nato in Texas nel 2005, grazie all’artista Magda Sayed, è un particolare tipo di arte da strada costituito da esposizioni colorate di opere e installazioni, anche tridimensionali, lavorate a maglia o a uncinetto, oppure con composizioni di filati.

Occupano spazi urbani e avvolgono oggetti di arredo urbano presenti in luoghi pubblici – alberi, panchine, facciate di edifici, semafori e segnaletica stradale, salvapedoni, statue, scalinate e recinzioni – oltre a spazi privati come pareti di abitazioni, cancellate o balconi. Tutto può essere avvolto con fili di lana, producendo un’esplosione di colore e di creatività. A Barzanò il progetto ha coinvolto un numero incalcolabile di persone, assieme a realtà associative, scuole, e gruppi che si sono creati spontaneamente. Non solo: allo Yarn Bombing parteciperanno gruppi o lavori collettivi che arriveranno da altre zone della Lombardia o d’Italia: come "Le sferruzzatrici", rete di donne comasche che si è creata dopo l’omicidio di don Roberto Malgesini, per proseguire la sua opera di assistenza ai senzatetto regalando loro coperte, il progetto milanese "Casette per l’Ucraina", che sta raccogliendo casettine knitting per sostenere programmi di studio a favore dei ragazzi, le opere dello yarn bombing allestite a marzo nell’Orto Botanico dell’Università di Ferrara, quelle del gruppo Biblioknitcafè di Firenze, e delle detenute della casa circondariale Bassone di Como, o degli ospiti di una casa di riposo. Dall’estero, sono arrivati lavori da Germania, Spagna Finlandia, Svizzera, Gran Bretagna, Messico, Michigan, Canada e altri sono ancora in viaggio. Saranno inoltre presenti le opere meravigliose di artisti tessili come Elena Muscardini, Isa Borroni, il gruppo Sul filo dell’arte.