SALI, Milano vista dall’alto. Ecco il vero spirito Izakaya

Il locale nasce dall’esperienza di Alessandro Mario Cesario e Christian Brigliadoro. Per esplorare davvero la cultura giapponese in forma innovativa e “sharing“.

Il locale nasce dall’esperienza di Alessandro Mario Cesario e Christian Brigliadoro. Per esplorare davvero la cultura giapponese in forma innovativa e “sharing“.

Il locale nasce dall’esperienza di Alessandro Mario Cesario e Christian Brigliadoro. Per esplorare davvero la cultura giapponese in forma innovativa e “sharing“.

Al settimo piano del Radisson Collection Hotel Santa Sofia Milano due visioni, due percorsi complementari, un progetto che vibra di energia cosmopolita: è così che nasce SALI, il nuovo Cocktail Bar & Ristorante con spirito Izakaya firmato Alessandro Mario Cesario e Christian Brigliadoro, fondatori del gruppo Sequoia. Loro che con Casa Tobago hanno già scardinato i codici dell’hospitality milanese, oggi alzano ancor di più l’asticella con un format che già dal naming – SALI – è un invito a godersi una location mozzafiato, dall’aperitivo all’after dinner.

Alessandro, anima creativa con alle spalle esperienze nei mondi di The Yard e Doping Club, porta a bordo la sua competenza nel mondo del design e del lifestyle. Christian, carriera da top manager nel fashion con Subdued, aggiunge rigore, estetica e visione internazionale. Insieme puntano a riscrivere il concetto di accoglienza, all’insegna dello stile e della sostanza. L’ingresso indipendente da corso Italia 29 è un invito a lasciarsi alle spalle la routine ed entrare in un mondo dove ogni drink è un viaggio e ogni piatto una storia. "Dall’aperitivo all’after dinner, qui si viene per restare e per tornare – spiegano i due soci fondatori –. L’atmosfera che offriamo è urbana ma intima con un rooftop che regala una vista straordinaria sui tetti di Milano, impreziosita da sette balconcini privati che diventano microcosmi sospesi nel cielo della città. SALI è un luogo che parla a chi ha voglia di vivere la città con occhi nuovi. E soprattutto, è solo un nuovo inizio". La progettazione è stata realizzata con l’architetto Luca Piccinno di MaisonP, a orchestrare la proposta il Cocktail Bar c’è Daniel Jonathan Selby (già al The Connaught di Londra) e la visione mixologica di Alessia Bellafante e Dario Baturi (Bar Manager). La Drink List è un melting pot raffinato tra Oriente e Occidente, tradizioni e sorprese: sakè, infusioni home-made, pairing gastronomici inaspettati. Ogni cocktail è una storia, da Hokkaido in stile Old Fashion con Hibiki Japanese Harmony, sesamo, shiromiso, dal sapore Umami e accompagnato con cioccolato fondente; al Kansai, un punch con Casamigos Blanco, Bulleit Bourbon, Tè Matcha, yuzu e cocco, servito con Mochi a sorpresa. E ancora: Aomori, a base di Amazake, Sakura Bancha Cordial, profumo di cardamomo, per un drink dalle note maltate, in grado di riprodurre il rituale del Sakè giapponese.

La proposta gastronomica è frutto del lavoro dalla brigata guidata da Chiara di Salvo, chef formatasi alla corte di Gordon Ramsey, con Ulisses Sangalli (già Polpo Milano). La scelta è chiara: esplorare nel dettaglio la cultura giapponese con Food Signature pensati per un concetto di “sharing”.