Informatica non è moda. E' il futuro

Insegno lettere al liceo classico, sono contento e convinto dell’utilità di quel che faccio

Milano, 5 ottobre 2018 - 

DOMANDA

In divesre scuole sia pubbliche che private si insiste sul dare a bambini e ragazzi conoscenze anche informatiche e questo accade sin dalla primaria fino alle superiori. Mi chiedo se sia utile e se si tratti di una moda. Irma, Milano

RISPOSTA

Insegno lettere al liceo classico, sono contento e convinto dell’utilità di quel che faccio. Tuttavia vivo nel 2018 e non mi sfugge che nel lontano 2005 l’Economist fece una copertina intitolata “Every business is a digital business” volendo evidenziare che qualsiasi settore dell’economia mondiale già allora fosse digitale. Una vera e propria rivoluzione tutt’ora in corso al pari di quelle industriali precedenti. Il digitale impatta, regola, ridisegna la vita di persone, famiglie, imprese, stati, governi, organizzazioni. Uno scenario globale simile a quanto avvenne con l’invenzione della macchina a vapore nel tardo Settecento, con la diffusione dell’elettricità nel tardo Ottocento e infine con la nascita dell’elettronica, dell’informatica e delle telecomunicazioni nella seconda parte del Novecento. Un incontrovertibile segno dell’importanza del digitale nella società moderna è riscontrabile nel fatto che 5 delle 6 imprese più grandi del mondo per capitalizzazione di borsa siano digitali: Apple, Microsoft, Google, Amazon e Facebook. E la sesta è Berkshire Hathaway di Warren Buffet, un fondo di investimenti che ha investito nelle prime 5. La scuola deve preparare i giovani all’età adulta e certamente anche al mondo del lavoro. È bene tenere presente che molte professioni saranno sostituite da umanoidi, quindi la robotica diventa sempre più cruciale anche perché, fonte Deloitte, circa il 40% dei mestieri attuali saranno scomparsi entro 20 anni. Nel mondo ci sono più o meno 4 miliardi di telefonini connessi a internet e sono in continuo aumento. Può la scuola non occuparsi di questi cambiamenti e rimanere l’unico soggetto offline dell’intero pianeta? Secondo me dobbiamo invece preoccuparci che la scuola, anche in Italia, sia al passo anche in questo ambito.