In missione con l'ultraleggero, il vescovo arriva dal cielo

Monsignor Luciano Capelli, 70 anni, alla guida di un idrovolante porta la parola di Dio nelle Isole Salomon

Monsignor Luciano Capelli

Monsignor Luciano Capelli

Sondrio, 3 marzo 2017 - Dall'alto dei cieli fino alle sperdute Isole Salomon, nelle acque dell'oceano Pacifico. Col suo ultraleggero anfibio monsignor Luciano Capelli, vescovo in missione proprio alle Salomon, porta la parola di Dio ai fedeli delle tribù che vivono dall'altra parte del mondo. Monsignor Capelli, 70 anni, originario della provincia di Sondrio, unico "vescovo volante" al mondo, ha completato il suo addestramento nei giorni scorsi all'aeroporto di Cremona-Migliaro, prima di ripartire per l'Oceania. "Mi trovo in una diocesi piena di isole e l'isolamento è il problema principale - ha raccontato Capelli -. L'isolamento si risolve con una presenza che è possibile solo se c'è un mezzo che ti porta. Allora con questo mezzo io posso visitare tutte le mie stazioni missionarie tre, quattro o cinque volte all'anno. Senza di esso dovrei usare una barca che è costosissima, pericolosissima e impiegheremmo di più". Assistito dall'istruttore Graziano Mazzolari, titolare della Scuola italiana volo che realizza i galleggianti per gli ultraleggeri anfibi di tutto il mondo, monsignor Capelli, ha volato nei cieli cremonesi per prendere confidenza col nuovo aereo Savannah, con tanto di emblema episcopale, comprato dalla Cei, con i fondi del terzo mondo, per favorire il suo apostolato. La licenza di volo gli è stata regalata nel 2011 dall'Aero club di Caiolo, in Valtellina. "Io sono vescovo da da 10 anni ma volo da 6 - ha concluso Capelli - l'aereo è arrivato 5 anni fa perché essendo idrovolante ci vogliono 3 brevetti. Aereo, passeggero e idrovolante, quindi ci ho impiegato un po', però sono 5 anni che volo, con grande soddisfazione perché mi aiuta a riempire il vuoto che c'è tra me e la gente".